CAGLIARI. La Regione ha vinto. Il Consiglio di Stato ha stabilito che era legittima la decadenza dalla concessione della Prosperius sull'ex ospedale Marino. La struttura non si trasformerà in clinica. Il rischio è che quel rudere rimanga così per tanti altri anni. Anche se l'assessore regionale all'Urbanistica Cristiano Erriu assicura che non sarà così.
LA STORIA. Una vicenda travagliata quella dell'ecomostro del Poetto. L'affidamento della concessione per cinquant'anni era stata decisa nel 2006, quando in Regione c'era Renato Soru e all'assessorato all'Urbanistica sedeva Gian Valerio Sanna. Tutto si poteva fare tranne un albergo: questo stabiliva il bando. Vinse una società, guidata dagli imprenditori Sergio Porcedda e Antonio Macciotta, già proprietari del Lido. Ma non se ne fece nulla, perché arrivò il ricorso della Prosperius, società toscana di Mario Bigazzi.
Si erano espressi Tar e Consiglio di Stato, il braccio di ferro si era concluso a favore di Bigazzi che lì, in riva al mare in quella struttura che sfregia la spiaggia, voleva realizzare una clinica per la riabilitazione ad alta specializzazione con una ottantina di posti letto. Problema: nessuno aveva chiesto gli accreditamenti al sistema sanitario regionale. Ossia: soldi che la Regione eroga per ogni cura prestata da una struttura sanitaria privata. Nessuno ci ha pensato nemmeno durante le riunioni delle conferenze di servizi alle quali partecipavano decine di enti, dalla Asl alla Guardia Costiera fino al Comune. Dove, nel 2012, era stata addirittura approvata una variante al Puc per permettere la nascita della clinica.
Così il bubbone è scoppiato con la giunta Pigliaru al governo di viale Trento. L'assessore Cristiano Erriu nel 2015 aveva annunciato: revocheremo la concessione. Detto, fatto. E la palla è tornata al Tar, con un nuovo ricorso dei toscani di Bigazzi. I giudici di piazza del Carmine avevano dato ragione alla società: intimavano alla Regione di affidare l'immobile o di riconoscere un giusto indennizzo per i ritardi. Le procedure si sono di nuovo congelate, perché la giunta ha deciso di far valere le proprie ragioni davanti al Consiglio di Stato. I giudici d'appello romani si sono espressi oggi: giusto revocare la concessione, dicono.
C'è da capire cosa succederà adesso. Il sindaco Massimo Zedda ha riqualificato l'intero litorale e non è per niente contento di vederla ancora in piedi. Quella schifezza che cade a pezzi sporca la bellezza del Poetto. I tempi si allungano. Erriu invoca la collaborazione del Comune. Per arrivare dove, ancora non si sa. Intanto si pagano milioni di euro per garantire la guardiania di un rudere che nessuno vuole in quelle condizioni. Che succederà nell'ex Colonia Dux?
PIGLIARU. Una promessa la fa il presidente della Regione, Francesco Pigliaru: “Siamo molto soddisfatti di una sentenza che ribadisce le nostre ragioni, così duramente e lungamente difese. Stiamo portando avanti un grande progetto per rendere alla Sardegna, all’interno di un discorso di riuso e valorizzazione economica ed ambientale, i suoi beni di maggior potenzialità, troppo spesso abbandonati. Per l’ex ospedale Marino, come abbiamo sempre sostenuto, si aprono grandi prospettive. Fin da subito lavoreremo insieme al Comune di Cagliari su una riqualificazione di alto profilo”.
LA SENTENZA. In venti pagine, la Sezione del Consiglio di Stato guidata dal presidente Marco Lipari ha riconosciuto l’inadempimento da parte della Prosperius, la quale – contrariamente a quanto disposto dal bando di gara – non ha mai presentato all’assessorato della Sanità una richiesta di autorizzazione e conseguente accreditamento al Servizio sanitario nazionale dei posti letto, come peraltro previsto per legge.
L'ASSESSORE. “I nostri legali – spiega l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – hanno evidenziato che il Tar aveva erroneamente ritenuto che il provvedimento di decadenza fosse fondato sulla carenza di posti letto per la riabilitazione nell’ambito della programmazione regionale e non invece sull’inadempimento dell’aggiudicatario. Il Consiglio di Stato ci ha dato ragione, e ora voltiamo pagina e ci prepariamo a ricominciare da capo. Le scelte di riqualificazione del litorale del Poetto, portate avanti dal Comune di Cagliari, meritano una riflessione politica sull’utilizzo di una struttura in un luogo così sensibile e ad altissimo valore ambientale, al quale si è voluto restituire una valenza turistica esclusiva”.