A sinistra Maurilio Murru, a destra Francesco Desogus
CAGLIARI. Maurilio Murru, da Sassari. O Francesco Desogus, da Cagliari. Terzo incomodo, forse, e sempre dal capoluogo: Luca Piras. Sembra una disfida a due, con un terzo aspirante, quella per la successione a Mario Puddu nella candidatura alla presidenza della Regione per il Movimento 5 Stelle. La voce unica per l'esterno è: decideranno gli iscritti con le regionarie, ossia le votazioni online sulla piattaforma Rousseau.
Certo, ma quello pentastellato è movimento di governo, adesso. E a tratti, sempre più marcati, si muove come un partito. Pare che ieri a Cagliari (sede del Meetup 31, in via Aosta) sia andato in scena un "vertice" nel quale i partecipanti a vari Meetup dell'Isola si sono confrontati su quale sia il nome migliore per il posto che era dell'ex sindaco di Assemini, che ha ceduto il passo dopo la condanna a un anno per abuso d'ufficio.
Il post di Mario Puddu, che sta "elaborando" la batosta dopo la condanna: "Ma sarò più forte"
Il nome di Murru era già trapelato (qui la notizia pubblicata su YouTg) e continua a girare, tanto che anche La Nuova Sardegna oggi dedica una mezza pagina in cronaca di Sassari. Smentite o prese di distanza pubbliche? Nessuna, per ora. Murru è ben quotato, forte anche del legame con l'ascendente (senatore) Ettore Licheri e di una presunta proposta di candidatura che sarebbe arrivata dallo staff nazionale (si legga Davide Casaleggio). Però il quarantaseienne, responsabile amministrativo della Safisarda, non aveva partecipato nemmeno per un posto da consigliere nelle corse regionarie: la sua aspirazione sembra essere quella di conquistare palazzo Ducale diventando sindaco della sua città.
Sulla carta Murru fa parte dell'ala "ortodossa" del Movimento 5 Stelle in Sardegna, nella quale conta (eccome, se conta) la cagliaritana Emanuela Corda. E se in una prima fase veniva data anche lei tra gli sponsor del sassarese, adesso sembra proprio che la convergenza sia arrivata su un altro nome: quello di Francesco Desogus, cagliaritano, dipendente pubblico che lavora negli uffici della Città Metropolitana, con un passato nella contabilità del parco di Molentargius. E chissà a chi era riferito il post notturno pubblicato sulla pagina ufficiale della onorevole cagliaritana: "I castelli di carta prima o poi vengono giù. Le persone meschine ci restano sotto". Magari non ha niente a che fare con le regionali. O forse sì.
Il post di Emanuela Corda
Addirittura pare si sia innescato una specie di derby tra Cagliari e Sassari. E chissà come andrà a finire. Perché una sola cosa è certa: i grillini sardi per il loro governatore dovranno votare alle regionarie. Come avevano fatto ad agosto, quando dietro Puddu si era piazzato (con la metà dei voti) il docente universitario Luca Piras: starà a guardare, a questo giro? C'è chi parla di tre fazioni, interne al Movimento, che si contendono il nome del candidato che poi verrà dato in pasto alla rete. Ma prima, viene ribadito, deve essere "concordato". Un po' come si faceva nei partiti. Che mettevano in circolazione anche altri nomi, magari da bruciare. Quegli "altri" targati Cinque Stelle sono Carla Cuccu e Davide Sechi.
Candidato del M5S in Sardegna, derby (teso) Cagliari-Sassari
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