CAGLIARI. Abbandonato per anni, eccolo il terminal crociere del molo Ichnusa tirato a lucido: bastava che arrivassero i ministri dei Trasporti per il G7 a Cagliari per vedere trasformata in scenario di superlusso quella struttura costruita - per sette milioni di euro - e mai utilizzata. Blindata e inaccessibile da questa mattina. Dopodomani si terrà lì la cena di gala dei potenti della Terra riuniti alla Manifattura tabacchi per parlare di trasporti. Sarà servito di certo un menù di tutto rispetto. Anche se a leggere chi organizza il catering non si vede lo stemma dei Quattro mori: il servizio è affidato all'Enoteca La Torre di Roma.
Intanto i divieti fioccano: questa mattina sul molo Ichnusa sono comparsi i cartelli di divieto di sosta - senza alcuna ordinanza allegata - e uno di divieto d'accesso all'ingresso, all'altezza della rotonda di viale Colombo.
La sera del 22 ampi specchi di mare sono interdetti alla navigazione perché i ministri stranieri e quello italiano Graziano Delrio devono fare una gita in barca da Marina Piccola - dove i natanti privati non potranno entrare né uscire - alla banchina dell'Ichnusa. E mentre gli augurano buon vento, i cagliaritani ringraziano: è stata completamente ridisegnata la segnaletica orizzontale nelle zone di passaggio, il terminal rinasce dopo anni e anni di incuria (e l'autorità portuale bene ha fatto a risistemarlo, ce n'era bisogno perché la ruggine aveva attaccato dappertutto): i lavoro di recupero - con verniciatura attraverso particolari materiali resistenti all'aggressione dell'aria di mare - sarebbero costati mezzo milione di euro. Un bene recuperato. C'è da chiedersi come verrà utilizzato dalla settimana prossima.