CAGLIARI. Alla guida del gommone c'era Giovanni Putzu, morto a 37 anni per i traumi riportati alla testa dopo lo schianto contro il frangiflutti del porticciolo di Sant'Elia. L'amico, Nicola Sanna, 29 anni, finanziere cagliaritano, invece è annegato: è finito in mare privo di sensi, forse non ha fatto in tempo ad accorgersi di nulla.
Dalle testimonianze delle due ragazze che viaggiavano con loro e dall'autopsia sui corpi dei giovani arrivano i primi tragici particolari dell'incidente di mercoledì notte nel mare di fronte a Sant'Elia. Le due vittime erano a bordo del gommone con Claudia Mallica, cagliaritana, e Maria Bonfardeci, palermitana, entrambe di 27 anni. Una serata di svago, trascorsa a guardare dal mare lo spettacolo Nôtre Dame de Paris in scena all'Arena di Sant'Elia. Poi la decisione di rientrare al porticciolo di Marina Piccola. Invece la corsa del natante si è fermata con un botto sugli scogli messi a protezione del piccolo approdo. Un urto violentissimo.
Alla guida del gommone c'era Putzu: questo hanno confermato le due giovani agli uomini della Guardia Costiera che stanno effettuando le indagini per dare un perché alla tragedia. Il trentasettenne cagliaritano era sommozzatore: conosceva bene quel tratto di mare, ci lavorava. Eppure ha commesso un errore fatale. Almeno stando a quanto riferito dalle amiche, ricoverate al Marino e al Broztu per le ferite riportate nello schianto.