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"Mia figlia, 15 anni, bloccata negli Usa da Alitalia: vergogna, si tengono pure i soldi del biglietto"

 

 

 

 

CAGLIARI. Prima un biglietto da 1700 euro da New York alla Sardegna. Poi il rifiuto al check in: “Le normative anticovid non ci consentono di far arrivare i passeggeri in Italia”. Vero, ma questo non dovrebbe essere valido per i ricongiungimenti familiari. Protagonista della triste vicenda è una ragazzina di 15 anni. Lo scorso 1 luglio avrebbe dovuto raggiungere la mamma, americana con permesso di soggiorno in Italia, e il compagno, sardo emigrato da oltre 20 anni che ha deciso di tornare nell’Isola per fare investimenti in Sardegna.

Da New York con Alitalia avrebbe dovuto raggiungere Roma per poi arrivare in Sardegna. “Dopo lo stop da parte degli addetti al check in, ci è stato riferito che avrebbero provveduto a fare un rimborso entro 24 ore”, ha detto Gianluca Deiana Abis, imprenditore cagliaritano, “questo rimborso non l’abbiamo mai ricevuto, ma non solo: ci è stato riferito che nostra figlia non si era presentata in aeroporto, e se così fosse stato non avrebbe avuto diritto di ricevere un rimborso. È questo che mi ha fatto arrabbiare di più: non possono negare un ricongiungimento familiare a una ragazzina di 15 anni”. L’imprenditore sardo per questo ha deciso di rivolgersi a un legale per portare avanti una class action, con una richiesta di risarcimento danni da 50 milioni di dollari. “La figlia della mia compagna tornerà il 17 luglio, ma sono distrutto dalla compagnia aerea che dovrebbe rappresentare l’Italia”.