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"Noi, laureate in gabinettologia: rimpiazzate dopo il no a più ore e meno paga"

Laurea-gabinettologia

NUORO. Cameriere al piano per più di vent'anni, sempre nello stesso resort di Cala Gonone. Un gruppo, si definiscono. Donne delle pulizie che hanno fatto squadra, tra un cambio di lenzuola e una un water da disincrostare. "Eravamo allegre", replicano in premessa a chi pensa che ci sia poco da essere contente a fare un mestiere come quello. Lo erano. Tanto di essersi inventate la laurea in "gabinettologia", perché "avevamo lo spirito giusto". Ora non più. Perché il resort, raccontano, ha cambiato proprietà, a ottobre. Poi il Covid. E in ultimo, a giugno, la chiamata al lavoro. Con una brutta sorpresa: trattamento contrattuale cambiato. Più ore, meno soldi. Full time per tutte. Prendere o lasciare. Tanto hanno lasciato, qualcuna ha provato a prendere. Ma ha rinunciato. Ed è entrato un altro gruppo, che ha accettato le nuove condizioni.Ecco la lettera amarasa del gruppo di donne. 

Abbiamo fatto parte del gruppo delle cameriere ai piani di un villaggio turistico di Cala Gonone per più di 20 anni (fiere di esserlo)... Si sa che il lavoro alle camere non è una passeggiata, è un lavoro di fatica fisica, ma noi entravamo col sorriso e ne uscivamo stanche, ma sempre col sorriso. Avevamo raggiunto il giusto equilibrio nel lavoro, soddisfatte anche dalle tante recensioni positive sul nostro lavoro, e con i clienti soddisfatti e la direzione soddisfatta non potevamo che esserlo anche noi... Con la guida della nostra governante e aiutandoci a vicenda riuscivamo a finire il lavoro nell'orario stabilito. Insomma eravamo una squadra degna di tale nome,sempre col buonumore. Qualcuno potrà pensare :cosa ci sarà mai da essere allegre quando si va a pulire le stanze e i bagni usati da altri?.. Noi lo facevamo con lo spirito giusto. Ci siamo inventate la Laurea in "gabinettologia" e per noi sempre x gioco era una specie di università delle pulizie..nelle nostre tante belle serate abbiamo coinvolto anche il gruppo Teatro, divertendoci, stando bene insieme... Insomma il gruppo c'era.... A ottobre dell'anno scorso veniamo a sapere che il "nostro" villaggio avrebbe cambiato gestione e pur con tanti dubbi abbiamo provato ad essere ottimiste, mille domande e poche certezze.... Riconferma del gruppo dei piani e poco dopo l'arrivo del covid... Mesi di attesa e speranze, fino ai primi di giugno. La bella notizia è che il villaggio riapre, la brutta notizia è che le condizioni contrattuali sono cambiate. Più ore meno paga, orario full time per tutte, senza possibilità di controbattere...

Prendere o lasciare!! Molte di noi davanti a questo muro, dove è chiaro che il lavoratore è considerato alla stregua di una macchina, hanno subito rifiutato. A Queste Condizioni No!! C'è stato però un gruppo capitanato dalla nostra governante che con le più tenaci e più temerarie di noi, hanno voluto provare forti della loro professionalità. Dopo circa 12 giorni di lavoro svolto on la giusta dedizione e cura di sempre, hanno deciso di dare tutte insieme le dimissioni perché le condizioni contrattuali non venivano rispettate. Davanti a una scelta del genere, sicuramente ponderata, ti aspetti la solidarietà dei tuoi compaesani o perlomeno non pensi che qualcuno/a senza troppi scrupoli prenda immediatamente il tuo posto. Purtroppo però un'altro gruppo di donne ha subito rimpiazzato il gruppo uscente, che ha lasciato il lavoro non per poca voglia di lavorare (come qualcuno ha insinuato) ma perché erano cambiate le condizioni di lavoro.....

Noi siamo rimaste basite, veramente senza parole davanti a queste ingiustizie. Magari sono le stesse donne che l'8 marzo vanno a festeggiare non si sa bene cosa, però fa moda, e non sanno che quella data è una tragedia consumatasi nel 1908 in una fabbrica dove 129 donne rinchiuse dal loro datore di lavoro, sono morte arse vive x un incendio, nel tentativo di migliorare le loro condizioni.... E senza andare troppo lontano circa un secolo fa alcuni minatori di Buggerru (in Sardegna) sono morti durante una manifestazione per i loro diritti sul lavoro....

NOI CI CHIEDIAMO : queste donne conoscono queste e mille altre storie di scioperi, sacrifici e lotte dignitose per i diritti di Tutti i lavoratori, maschi o femmine che siano...? Sarà tutto legale? È solo una guerra tra poveri.... È giusto che nel nostro territorio arrivi personale da fuori disposto a farsi sfruttare, mettendo in cattiva luce le donne dorgalesi (e non solo)... Che in quanto a laboriosità e operosità non sono seconde a nessuno??? Non ci interessano i conflitti politici, vogliamo solo provocare una seria riflessione sulla situazione che si è creata, che se pur per certi versi è "abituale" a cala Gonone non dovrà diventare una regola.!!!! ( Ci tengo a sottolineare che il post non è da attribuire ad una singola persona , è un lettera scritta a quattro mani da un paio di colleghe , con il benestare di tutto il nostro gruppo )