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Investito da un'auto fuori controllo, Rebel: "La mia Simca Ariane mi ha salvato"

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CAGLIARI. “Io oggi sarei potuto non essere più qui, tra voi. Io oggi dovrei essere morto”. Inizia così la "lettera d'amore" che Walter Rebel Carta scrive alla sua auto. Rebel è in ospedale dopo essere stato investito lunedì mattina da un uomo di 66 anni in viale Elmas, davanti al suo laboratorio di aerografia. La forma delle sue gambe, "spezzate" nell'incidente, sono impresse sul paraurti anteriore della sua Simca Ariane del '59.

Un'auto con cui fu amore a prima vista. Già da quando ancora era solo un ragazzino, racconta nel suo profilo Facebook. L'auto era di un carrozziere, lui la notte sognava di averla. Fino a quando non la vide vicino al mercato di San Benedetto con la scritta “Vendesi. Lire 1.500.000”. La comprò. Con cambiali mensili di 350mila lire.

“Il primo giorno che fu mia ci volli dormire dentro, abbassai i sedili giganteschi da 6 posti, e quella notte diventammo una cosa sola”, scrive. Raccontando poi degli anni passati insieme, a Cagliari, Milano, Londra e poi di nuovo nel capoluogo sardo. Insieme in Viale Elmas, nel nuovo negozio. “Vedete, io sono sempre stato un sognatore, un inguaribile romantico", prosegue,  "e ieri ho assistito al più grande atto d'amore della mia compagna di metallo...La sua vita per la mia”. È stata la Simca Ariane che “mi ha protetto con la sua corazza d'acciaio da una auto impazzita e, signori, se non ci fosse stata lei io sarei diventato un ammasso di carne senza forma”. Gli hanno inviato le foto dell'auto. Lui, in ospedale, le guarda, promettendole: “...E penso, quando terminerò i miei mesi in sedia a rotelle ti rimetterò a posto”. Per poi ribadire: “E comunque...Sei bellissima anche così tesoro”.

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