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Nonna Emanuela, super tifosa a 107 anni: "Il Cagliari non perda, ne faccio una malattia"

 

 

 

 

CAGLIARI. 107 anni, un cuore rossoblù e tanta fede. Alle spalle una broncopolmonite superata a febbraio (con tanto di estrema unzione da parte del parroco) e il lutto per  un figlio morto. La ricetta? Lavorare e non litigare mai. Oggi Emanuela Farci spegne 107 candeline a Quartucciu, dove vive con la nipote (fino a neanche un anno fa viveva da sola e aveva una badante solo la notte). Sono le 16.30 e c’è già aria di festa.

Tzia Emanuela  indossa un abito blu, capelli ben sistemati, e la sciarpa del Cagliari, ha anche un braccialetto, rigorosamente rossoblù. Il suo giocatore preferito? “Simeone, ma sono tutti bravi. Guai chi perdara su Casteddu (guai se perde il Cagliari), quest’anno ne faccio malattia, non deve perdere”. Sorride e ironizza quando qualcuno le chiede la ricetta per arrivare al suo traguardo: ”Non si può dire, non la devo dire a nessuno”.

Mamma di sette figli, i nipoti sono troppi, non riesce più a contarli. “Sono molti molti molti, ne sono arrivati due anche da poco”. Confessa anche di aver avuto paura del coronavirus, oggi ha ancora un sogno e si rivolge alla fede. “Signore, dai la pace ai miei figli”.

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