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Sì passeggiate coi bimbi, no jogging? Sbagliato: il parere dell'avvocato

jogging

CAGLIARI. Il ministero dell'Interno dice sì alle passeggiate con i bambini vicino alla propria abitazione. Meglio: spiega che si possono fare, come previsto dai decreti della presidenza del consiglio dei ministri finora emanati per il contenimento dell'epidemia di coronavirus. Perché l'atto del Viminale è una circolare inviata ai Prefetti, a uso interno, quindi un atto non vincolante ma interpretativo. E il jogging? Si può praticare? Oppure ai decreti è stata data, sempre a livello ministeriale, una interpretazione restrittiva? Abbiamo chiesto a un legale di avere la possibilità di rilanciare la sua lettura delle disposizioni. Di seguito il parere dell'avvocatessa cagliaritana Giulia Andreozzi. Che spiega come, in realtà, niente sia cambiato per i runner. 

È di poco fa la pubblicazione di una circolare del ministero dell'Interno (ricordo che le circolare non sono atti vincolanti, ma atti interni all'amministrazione che hanno lo scopo di dare indirizzi, in questo caso per i Prefetti, su come interpretare le disposizioni vigenti) che chiarisce la possibilità di portare i bambini a fare una passeggiata purchè: si tratti di minori, siano accompagnati da un solo genitore e si mantenga dalle altre persone (quindi non tra genitore e figli) la distanza di 1 metro.

Definita quindi al questione bambini, nello stesso senso in cui avevo scritto l'altro giorno (e come me tanti altri).

Passiamo all'esame della questione corsa (non mi interessa disquisire se sia giusto o meno farlo, solo se è consentito o meno).

Nella circolare si legge: "Nel rammentare che resta non consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto ed accedere ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici, si evidenzia che l’attività motoria generalmente consentita non va intesa come equivalente all’attività sportiva (jogging), tenuto anche conto che l’attuale disposizione di cui all’art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 marzo scorso tiene distinte le due ipotesi, potendosi far ricomprendere nella prima, come già detto, il camminare in prossimità della propria abitazione".

I giornali hanno subito titolato: sì alle passeggiate, no alla corsa.

Ma non è così: correre resta consentito.

Infatti, la circolare in quel passaggio che ho riportato sta solo spiegando che non serve ricondurre la passeggiata a un'attività sportiva, ma che la stessa è già consentita, perchè rientra nella diversa nozione di attività motoria. Infatti, viene espressamente citato l'art. 1 del dpcm 9 marzo che stabilisce: "lo sport e le attivita' motorie svolti all'aperto sono ammessi".
Lo sport all'aperto quindi continua a essere ammesso, ovviamente svolto individualmente.

In conclusione la circolare (che come ho detto all'inizio non potrebbe modificare un dpcm) sta solo precisando che le passeggiate con i bambini sono consentite perchè rientranti nell'attività motoria e non nella diversa categoria dello "sport" che è comunque consentito di suo.

Queste disposizioni sono valide in tutto il territorio nazionale, senza che eventuali ordinanze sindacali possano prevedere diversamente.