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"Mio figlio snobbato al pronto soccorso di Nuoro, ha rischiato la morte a Londra"

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NUORO. Un incidente "banale", sul tappeto elastico, trasformato in pochi giorni in un incubo. Prima la visita al pronto soccorso di Nuoro, che avrebbe "minimizzato l'accaduto" e rispedito a casa il ragazzo, poi la partenza per Londra e il ricovero immediato (con tre interventi in una settimana). A raccontare l'episodio è Luisanna Porcu, coordinatrice dell'associazione Onda Rosa Nuoro e mamma di un adolescente di 15 anni, che alla vigilia della sua partenza per un campus di inglese a Londra, si era ferito "con il suo dente sbattendolo al ginocchio su un tappeto elastico". Il dente si rompe, ma a preoccupare la mamma è soprattutto la ferita al ginocchio. Così l'arrivo al pronto soccorso di Nuoro e lì le "rassicurazioni". "Alle 5 del mattino un medico lo ha “visitato” banalizzando totalmente il mio essere lì, e la mia preoccupazione, affermando a mio figlio" e tu per questo buchetto che ti sei fatto con il tuo dente vieni in pronto soccorso? Vai tranquillo che quando vedi Londra ti passa tutto. Non ti metto un punto, ma un cerotto sostitutivo, ti scrivo 5 giorni di prognosi, ma tranquillo tra 2 giorni è tutto passato”.

Poi però la situazione è precipitata, come racconta la Porcu. "Mio figlio arrivato a Londra non muoveva più la gamba. I valori della PCR erano a 181 quando il massimo è 10. L'hanno operato 3 volte in una settimana in anestesia totale per evitare che l’infezione arrivasse al cuore. E quindi morisse. In queste 3 settimane di ospedalizzazione mi sono sentita dire mille e più volte se i medici italiani sanno che il dente umano provoca più infezioni di quello animale. Non sono un medico e non so rispondere. Ma sicuramente informerò il pronto soccorso nuorese di questa “scoperta scientifica” o loro inadempienza. Mio figlio è vivo e sta più o meno bene, ma non deve più succedere a nessuno".