Musica

"Libra", la continua evoluzione del pianeta Roundella

 

 

CAGLIARI. Come "un pianeta sonoro", così si presenta la band cagliaritana Roundella composta da Francesca Corrias (voce), Luca Mannutza (piano e keyboards), Mauro Laconi (chitarre), Filippo Mundula (contrabbasso), Gianrico Manca (batteria). Un mondo dove è la ricerca sonora, armonica e ritmica a fare da padrona: una continua esplorazione che parte dalla canzone, all'improvvisazione, dal swing al rap. Un concetto, quello del pianeta, che si presenta anche nelle grafiche dell'artwork studiate da Fabio Coronas, grafico e illustratore, e nel video girato dal regista Alessandro Tuveri: un sole con un'orbita e due corpi celesti che si guardano, uno è la terra, l'altro è il pianeta Roundella.

Il risultato si potrà ascoltare nel loro secondo album "Mind the loop of mind" di prossima uscita: "Questo lavoro è un disco in quintetto", spiega Corrias, "che vede non solo il quartetto originario, ma anche l'entrata in scena di Luca Mannutza, bravissimo pianista di Cagliari, ormai naturalizzato a Roma, che ci ha aiutato a prendere una direzione nell'arrangiamento di questi brani".  Si presenta infatti una nuova prospettiva per il gruppo, più orientata verso il digitale: "Lo faremo uscire singolo per singolo", spiega. A febbraio infatti i Roundella hanno pubblicato il video "Libra", che si collega al concetto del precedente disco "Biography" del 2015 edito da S'Ard Music e prodotto da Michele Palmas: "Volevamo dare una continuità con il vecchio album. Nel video che avevamo fatto sono presente io che, alla ricerca della mia identità, vengo truccata da una truccatrice reale, Laura Mura, finché non la trovo nell'ultima fase. In "Libra", ci sono sempre io, ma vengo truccata in maniera digitale".

La storia dei Roundella inizia nel 2003, quando, Filippo, Francesca e Gianrico costruiscono un progetto tributo Ella Fitzgerald", da qui deriva il nome: prima Around Ella, e poi nel 2012 si è trasformato in Roundella. Così negli anni anche il sound si è evoluto, "vedendo la partecipazione di musicisti bravissimi come Albertino Pibiri, Tore Spano, Massimo Ferra, finché nel 2012 è entrato a far parte del gruppo Mauro Laconi, un chitarrista dalla vena un po' rock", racconta Mundula, "a quel punto i pezzi del repertorio della Fitzgerald hanno iniziato a subire una trasformazione radicale, non erano più riconoscibili. Abbiamo allora deciso di spingerci ancora oltre e far diventare questi brani qualcosa di veramente nostro e poi di comporne di nuovi".