LAVORO. In tutto il mondo le donne lavoratrici guadagnano in media il 23 per cento in meno degli uomini. A quantificare il cosidetto "gender pay gap" è uno studio realizzato dalle Nazioni Unite: "Non esiste un solo paese, nè un solo settore in cui le donne abbiano gli stessi stipendi degli uomini", dichiara la consigliera economica del Programma di sviluppo del'Onu, che non esita a definire il fenomeno come "il più grande furto della Storia".
A determinare il divario salariale un complesso di fattori che vanno dalla sottovalutazione del lavoro femminile alla mancata remunerazione del lavoro domestico passando per la pura e semplice discriminazione: le donne guadagnano meno innanzitutto perché ricevono in media salari più bassi rispetto ai colleghi uomini a parità di lavoro svolto. Per ogni dollaro guadagnato da un uomo - spiega l'Onu - una donna guadagna in media 77 centesimi. Allo stato attuale - dati alla mano - saranno necessari oltre settant'anni perché il divario possa essere colmato.
Le stime realizzate dall'Onu costituiscono una media a livello globale: tra i diversi Paesi del mondo esistono differenze anche importanti. Stando ai dati Eurostat, la situazione italiana è tra le migliori in Europa, con un "gender pay gap" poco superiore al 5 per cento.