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Quinta votazione al Quirinale, si riparte: in pole Casellati, restano anche Draghi e Casini

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ROMA. Quinta giornata di votazioni, quinto scrutinio e forse oggi sarà la volta buona per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica. Ma potrebbe essere in realtà un altro giorno a vuoto, con l'ennesima fumata nera.  Stamattina le coalizioni di centrodestra e centrosinistra si riuniscono: un voto considerato una roulette russa, poiché mette in ballo anche il premier Mario Draghi, il governo e possibili elezioni.

Nel vertice di ieri sera, il centrodestra ha deciso che stavolta metterà un nome sulla scheda e voterà uno dei già noti: Moratti, Nordio, Pera. Ma, c'è anche l'opzione Elisabetta Casellati, considerata anzi in pole position. Un muro contro muro a tutti gli effetti, perché la coalizione di centrosinistra potrebbe decidere di lasciare l'Aula. Tra i Dem il primo a reagire è stato il vicesegretario Peppe Provenzano che ha ripostato il tweet in cui Letta nei giorni scorsi bocciava l'ipotesi. "Proporre la candidatura della seconda carica dello Stato, insieme all'opposizione, contro i propri alleati di governo sarebbe un'operazione mai vista nella storia del Quirinale. Assurda e incomprensibile. Rappresenterebbe, in sintesi, il modo più diretto per far saltare tutto".