ROMA. Il ritardo nella distribuzione dei vaccini scuote l'Europa e crea tensioni in Italia. Nel pomeriggio il premier Giuseppe Conte ha annunciato azioni legali per tutelare l'Italia dopo che, da una parte Pfizer ha confermato un rallentamento nella distribuzione delle dosi e, dall'altra, AstraZeneca ha confermato una riduzione del 60% delle forniture rispetto a quanto concordato con i vari Paesi. I ritardi di Astrazeneca sono entrati anche all'ordine del giorno di una riunione del comitato direttivo della commissione europea, perché a essere danneggiata non è solo in Italia.
Da questa parte delle Alpi a dettare la linea è il commissario Domenico Arcuri, che annuncia: lunedì l'Avvocatura dello Stato avrà terminato gli approfondimenti giuridici e l'Italia procederà contro Pfizer su tre canali: una diffida per inadempimento da presentare in Italia, un esposto ai pm per potenziale danno alla salute e una richiesta a nome del governo italiano e delle regioni al foro di Bruxelles per inadempimento.
Lo ha detto durante una riunione con i presidenti delle Regioni, durante la quale è andato in scena uno scontro con Vincenzo De Luca, collegato dalla Campania, che ha sottolineato la sperequazione nel piano di distribuzione dei vaccini, che aveva già espresso nella diretta fb di ieri, chiedendo un riequilibrio. Un discorso che ha portato a uno scontro diretto con Arcuri finito in lite. "Abbiamo assistito al mercato nero dei vaccini - aveva detto De Luca ieri - è tempo di smetterla con le manfrine, arriveremo a chiedere l’invalidazione del piano di distribuzione".