ROMA. "Inizia per tutti la fase di convivenza con il virus: la curva del contagio potrebbe risalire in certe zone del Paese. Dobbiamo dircelo". Inizia così il discorso di Giuseppe Conte sull'approccio dell'Italia alla Fase 2. "Bisogna rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro, anche in famiglia. Gli scienziati ci dicono che in un caso su quattro la causa del contagio è familiare", ha aggiunto il premier. "Se non rispettiamo le precauzioni aumenteranno i nostri morti e i nostri contagi. Se ami l'Italia mantieni le distanze". Così si è rivolto a ogni italiano, rivolgendosi direttamente a chi ascolta.
"Come governo dobbiamo essere pronti a intervenire in modo efficace se la curva dovesse risalire", ha aggiunto Conte preannunciando le nuove misure, "molti vorrebbero un allentamento definitivo. Ma dipende da noi, da ciascuno di noi. Dobbiamo cambiare radicalmente tutte le cose che in questo Paese non vanno bene. Dobbiamo combattere, in Italia e in Europa",.
Il piano parte dal 4 maggio, "è articolato e ben pensato", ha detto il presidente del consiglio.
Con ordinanza sarà calmierato il prezzo di mercato delle mascherine, "che sarà equo e giusto, ma non consentiremo speculazioni. Elimineremo l'Iva. Il prezzo sarà di 0,50 euro per le mascherine chirurgiche".
"Basterà un semplice click per rinnovare l'erogazione del bonus da 600 euro per chi lo ha già ricevuto, stiamo studiando il sistema", ha specificato Conte che ha dedicato un lungo passaggio del discorso all'economia.
Ma cosa succederà dal 4 al 18 maggio? (Poi il 1 giugno bar e ristoranti)
Spostamenti. Rimane l'autocertificazione. All'interno della regione rimarranno i motivi degli spostamenti previsti finora (lavorativi, di assoluta urgenza e sanitari), ma si aggiunge lo spostamento mirato a far visita ai congiunti, che devono essere effettuato con mascherine e con divieto di assembramento.
I divieti di assembramento rimarranno. "Non si consentono party pubblici o privati", ha detto Conte. Il sindaco può anche disporre la chiusura di aree specifiche. Parchi e giardini possono essere riaperti, con ingressi contingentati, ma i sindaci potranno disporre il divieto di ingresso se non si possono assicurare le prescrizioni.
Attività motoria. Ci si potrà anche allontanare, ma rispettando la distanza di almeno due metri tra l'uno all'altro, che diventa un metro per il jogging. E per le attività sportive: saranno consentite le sessioni di allenamento degli atleti professionisti e no. Ma attenzione: il distanziamento sociale resta.
Cerimonie funebri. C'è un'apertura, ma fino a un massimo di quindici partecipanti, l'obbligo di indossare le mascherine e l'ovvio distanziamento sociale.
Bar e ristoranti. Da 4 maggio sarà consentita la ristorazione con asporto. Ma nessuna assembramento. Si entra uno alla volta e non si potrà consumare il cibo davanti al posto di ristoro. La riapertura definitiva potrebbe arrivare solo il 1 giugno.
Attività produttive. Riapre la manifattura, il settore delle costruzioni e tutta la filiera funzionale a questi due settori. Con il rispetto dei protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Aziende di trasporto. Tutte le aziende di trasporto dovranno attenersi alle prescrizioni di sicurezza previsti dai protocolli di settore. Perché con la riapertura morbida decisa molti lavoratori torneranno a riutilizzare i mezzi di trasporto pubblici.
Commercio al dettaglio. La riapertura è prevista per il 18 maggio.
1 GIUGNO. Riapertura dei bar, ristoranti, parrucchieri, centri estetici e di massaggio. Quindi non il 18 maggio come annunciato dalle indiscrezioni delle scorse ore.
Sulla base delle comunicazioni delle Regioni il ministero della Salute individuerà delle situazioni sentinella: se si dovesse raggiungere il livello d'allarme "chiuderemo i rubinetti", ha specificato Conte. Quindi se la Fase 2 dovesse rivelarsi critica in certi territori potrebbe essere deciso il ritorno al lockdown totale.
- Redazione