NEW YORK. "Mi ha chiesto di indossare della lingerie e poi mi ha stuprata nello spogliatoio di un grande magazzino". A scrivere questa frase è Elizabeth Jean Carrol, nota giornalista e opinionista americana. L'aggressore descritto nella sua storia è il presidente degli Stati uniti, Donald Trump.
La denuncia arriva da un estratto del suo ultimo libro "What do we need men for" (tradotto: "A cosa ci servono gli uomini"). Il presidente intanto ha già smentito: "Non l'ho mai nemmeno incontrata, vuole solo vendere il libro".
Il fatto sarebbe successo circa 23 anni fa, quando la Carrol e Trump erano rispettivamente: una giornalista rinomata per una rubrica di consigli femminili sulla rivista "Elle" e lui il miliardario proprietario della Trump Tower di Manhattan. Entrambi "Coetanei sui 55 anni" come racconta la Carrol ora 75enne . I due, secondo il racconto della giornalista, si sarebbero incontrati proprio a pochi isolati dalla torre del miliardario e subito si sarebbero riconosciuti, visto la fama di cui entrambi godevano nel 1995. Lui l'avrebbe poi invitata a fare degli acquisti con lui ai grandi magazzini Bengdorf. Trump cercava della lingerie da regalare a "un'amica" e chiese alla giornalista di indossare uno dei capi per poter capire come le stesse. Lei accettò. E a quel Punto Trump sarebbe entrato nel camerino della Carrol.
-Il grande magazzino Bergdorf Goodman a Manhattan-
"Mi spinse contro la parete, colpendomi alla testa molto forte e mise la bocca sulle mie labbra - si può leggere in uno degli stralci anticipati da New York Times - Un attimo dopo, ancora vestito in abito da lavoro, camicia, giacca, cravatta e cappotto, si abbassò la cerniera dei pantaloni e con le dita vicino alle mie zone intime, spinse il pene a metà – o tutto, non sono sicura – dentro di me”.
Donald Trump e Jean Carrol negli anni '90
La risposta del presidente non si è fatta attendere: "Ci sono fotografie? Ci sono registrazioni? Video? Denunce? Non c'era alcun dipendente vicino? Vorrei ringraziare Bergdorf Goodman per aver confermato che non hanno una registrazione video di quel presunto incidente, perché non è mai successo". Carrol ha replicato alle insinuazioni spiegando che anni fa non aveva sporto denuncia per paura: "Raccontai la vicenda a due amici. Uno mi disse di denunciarlo. L'altro mi disse: 'Avrà almeno 200 avvocati. Ti affosserà'. E poi le altre che lo hanno denunciato hanno perso il posto di lavoro, ricevuto minacce di morte e sono state screditate. Non volevo fare la loro fine. Sono una vigliacca".