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SANT’ANTIOCO. “Bonificare significa restituire valore ai territori, migliorare la qualità della vita e trasformare le criticità ambientali in opportunità di sviluppo e rigenerazione” dichiara il viceministro Vannia Gava.
"Il Comune di Sant'Antioco da troppo tempo attende il risanamento ambientale definitivo delle aree ex Sardamag, su cui un tempo sorgeva la fabbrica di ossido di magnesio, attiva tra gli anni Ottanta e Novanta", si legge nella nota diramata dal Comune. "Da allora generazioni di antiochensi hanno imparato a convivere con l’attesa, dopo la demolizione dei manufatti della fabbrica che ha lasciato una landa desolata all’ingresso del centro abitato. Un biglietto da visita oltremodo ingeneroso per la destinazione turistica di Sant’Antioco, che merita ben altre attenzioni".
“Crediamo che, dopo oltre trent’anni di attese, tra progetti, ricerche, affidamenti, consulenze, sia arrivato il momento di finanziare le opere di bonifica, la cui progettazione è completa da anni. Operazioni per le quali occorrono 25 milioni di euro, così come quantificato dagli esperti. Ci auguriamo che la Regione Sardegna conceda le risorse richieste a Igea spa, soggetto proprietario delle zone ex Sardamag, dando così corso a un risanamento atteso da troppo tempo. Ci consentirebbe di dare gambe ai progetti realizzabili in quegli ettari di terreno, così come previsti dalla pianificazione urbanistica già ampiamente delineata” spiega il sindaco Ignazio Locci.
La vicenda di bonifica di quelle aree è ben nota e ha ora davanti a sé un’occasione irripetibile: "Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, infatti, ha destinato 280 milioni di euro del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021–2027 alla bonifica dei siti contaminati, a cui si aggiungono 168 milioni di cofinanziamenti pubblici e privati. L’investimento complessivo, pari a quasi 450 milioni di euro, punta alla rigenerazione ambientale e alla valorizzazione dei territori più colpiti dall’inquinamento. Di questi fondi ben 74 milioni sono destinati al SIN del Sulcis-Iglesiente-Guspinese, all’interno del quale ricadono anche le aree ex Sardamag"














