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SANT’ANTIOCO. È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Decreto di sclassifica delle aree del Lungomare cittadino, ovvero l’atto che ne certifica il passaggio definitivo dal Demanio Marittimo al patrimonio disponibile dello Stato: un traguardo storico, secondo l'amministrazione, che pone fine all’interminabile iter della sdemanializzazione di 112mila metri quadri, dal Parco Giardino a Piazza Ferralasco, compresi muri perimetrali, interi giardini, pertinenze di abitazioni private che, ricadendo nella zona di sedime, obbligavano i proprietari a pagare un canone esorbitante di oltre 3000 euro.
“Questi cittadini, da oggi, non dovranno più versare un centesimo per quelle piccole porzioni di terreno ma a giovarne sarà l’intera comunità, dato che tutti gli spazi comunali oggetto della sdemanializzazione, sia le aree verdi del Lungomare dove hanno sede il palazzetto e gli impianti sportivi, sia la piazza Ferralasco in cui insistono molteplici attività commerciali, verranno iscritte al patrimonio comunale, che ne eserciterà le funzioni. È un risultato storico, frutto del lavoro di questa Amministrazione Comunale insieme all’Ufficio comunale competente” spiega il sindaco Ignazio Locci.
L’attuale amministrazione comunale si era fatta carico del procedimento nel 2018: “Da allora non abbiamo mai mollato la presa nel 2018 avevamo ereditato una pratica molto complessa che si era ormai arenata e noi con dedizione e senso di responsabilità l’abbiamo rianimata. È finito il tempo dello Stato che viene a battere cassa ai cittadini e al Comune per le concessioni demaniali. Sono contento di poterlo annunciare, è un bel regalo di fine anno. Un successo che ci fa essere orgogliosi e fieri di portare avanti la guida della città” sottolinea il sindaco.














