In Sardegna

Villamassargia, l'appello di Uiltucs: "A rischio 8 posti di lavoro nella mensa scolastica"

 

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VILLAMASSARGIA. Nella mensa scolastica di Villamassargia ci sarebbero a rischio 8 posti di lavoro. Lo denuncia la Uiltucs Sardegna che ha inviato una formale richiesta di chiarimenti al Comune di Villamassargia, all’Istituto Comprensivo F. Meloni e alle società affidatarie Serenissima Ristorazione S.r.l. e Ladisa S.r.l., in merito al servizio di ristorazione scolastica per l’anno scolastico 2025/2026.

La segnalazione nasce a seguito del susseguirsi di articoli di giornale e post sui social, spesso contraddittori e non conformi a quanto previsto dal vigente Ccnl e dalle norme di Legge. Secondo le informazioni raccolte, dal 13 ottobre p.v. il servizio mensa dovrebbe riprendere con modifiche temporanee rispetto all’organizzazione abituale: i pasti verrebbero confezionati nel centro cottura di Carbonia e poi trasportati nei plessi scolastici, senza che sia stato chiarito chi si occuperà della distribuzione e del riassetto delle sale mensa.

“Questa ipotesi – sottolinea la Uiltucs – metterebbe in serio pericolo il posto di lavoro di 8 addette al servizio mensa e un autista, tutti residenti a Villamassargia e con un’anzianità di servizio anche decennale”.

“Il rischio è duplice” dichiara Silvia Dessì, Segretaria Uiltucs Sardegna “da una parte la perdita occupazionale e di reddito per lavoratrici e lavoratori che da anni garantiscono un servizio essenziale alla comunità, dall’altra l’incertezza sulla qualità e continuità della mensa scolastica, che coinvolge direttamente i bambini e le famiglie”.

La Uiltucs informa che, nel rispetto delle procedure, il 29 settembre sono state attivate le procedure di cambio gestione, ma ad oggi senza alcun riscontro ufficiale.

Il sindacato chiede quindi al Comune e alle società affidatarie la massima trasparenza sugli atti di affidamento e l’immediata convocazione di un tavolo di confronto, al fine di salvaguardare i livelli occupazionali, garantire un servizio di qualità e tutelare i cittadini.