In Sardegna

Cagliari, le richieste dei bimbi consiglieri per un giorno: "Più ascensori, piscine e meno inquinamento"

Consiglieri-bambini

 

CAGLIARI. “Dalla finestra della nostra aula vediamo un edificio abbandonato. Crediamo che quello potrebbe essere il luogo adatto”. Così inizia l’intervento di Anna e Margherita, due alunne della scuola Collodi, oggi ospiti in Consiglio comunale, insieme agli alunni e le alunne della scuola Santa Alenixedda, per un’occasione speciale: una seduta del Consiglio comunale in cui i bambini, come veri consiglieri, propongono ad assessori e sindaco le loro idee per la città.

L’iniziativa rientra tra le azioni previste dal Festival Tuttestorie, il Festival di letteratura per ragazze e ragazzi a cui ha aderito il comune di Cagliari con il progetto “Potere alle bambine e ai bambini”. Prendendo spunto dal libro di Susanna Mattiangeli, “Tessa presidente”, gli alunni di due scuole cagliaritane sono diventati consiglieri comunali per un giorno e hanno incontrato gli amministratori per illustrare le loro proposte per la città.

Anna e Margherita così proseguono, e presentano il progetto sviluppato dalla loro classe, “La città dei bambini e delle bambine”. E come dovrebbe essere questa città a misura di bambino? “Vorremmo recuperare l’edificio davanti alla nostra scuola - proseguono le due serissime e pragmatiche mini consigliere - dovrà avere i muri colorati, otto sale, un museo la cui esposizione varierà di settimana in settimana, una biblioteca, una palestra, un teatro, una sala snack e tanto, tanto spazio verde esterno, con alberi, un orto e un campo sportivo”. Ma non è tutto: la città non dovrà essere “per” i bambini ma “dei” bambini, e pertanto: “per ogni scuola verrà eletto un bambino, che rappresenterà la sua scuola nella città e potrà svolgere un’attività. “Ma per poter lavorare, dovrà avere le competenze”, chiosano le portavoci.

È poi la volta di Riccardo e Benedetta, che presentano il progetto della Scuola Santa Alenixedda, dal titolo “Parchi, piazze e la città della salute”. Qui i bambini propongono spazi dotati di giochi inclusivi, alberi da frutto, così da poter alimentare anche i bambini meno fortunati, fontane con acqua potabile e parchi da poter raggiungere in bici (ovviamente non dimenticano di suggerire l’inserimento delle rastrelliere all’entrata del parco). E poi, come per ogni Consiglio comunale che si rispetti, viene data la parola agli altri consiglieri per le osservazioni. “Vorremmo che Cagliari fosse meno inquinata, ci fossero più piscine, ascensori per la città per i bambini disabili, aree con orti da coltivare, posti dove i bambini possano arrampicarsi in sicurezza, ombrelli per creare zone d’ombra contro il caldo”. I giovani consiglieri fanno a gara per partecipare ed esporre idee concrete ai rappresentanti dell’Amministrazione oggi presenti: il Sindaco Massimo Zedda, l’Assessora all’istruzione Giulia Andreozzi, l’Assessore all’Urbanistica Matteo Lecis Cocco Ortu e le due Presidenti di Commissione Cultura e Pubblica Istruzione, Marta Mereu e Paola Mura. Che prendono appunti e commentano positivamente le proposte. E che promettono ci sarà spazio e tempo per discuterne. Si sta lavorando alla creazione di un Consiglio comunale delle bambine e dei bambini.

All’incontro in Comune hanno partecipato anche l’ideatrice del Festival, Manuela Fiori, il coordinatore del progetto Emanuele Ortu e l’autrice del libro “Tessa presidente” Susanna Mattiangeli.