In Sardegna

Cagliari, bilancio di fine anno dei carabinieri con 53mila interventi: "Decisivo l’arrivo di 100 nuovi militari"

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CAGLIARI. Sono oltre 53mila gli interventi effettuati dai carabinieri del Comando provinciale di Cagliari nell'ultimo anno che traccia il punto sulle attività svolte. Si registra un calo di determinate tipologie di reati e un modello di sicurezza fondato sulla prossimità sociale. Decisivo l’arrivo di 100 nuovi carabinieri in Provincia.

Un anno di lavoro intenso, scandito da una presenza costante sul territorio e da un’azione sempre più orientata alla “prossimità sociale”, intesa non soltanto come visibilità delle pattuglie, ma come capacità di ascolto, prevenzione, intervento tempestivo e di rassicurazione. È questo il quadro che emerge dal bilancio di fine anno tracciato dal Comando Provinciale dell’Arma dei carabinieri di Cagliari, l’occasione per effettuare un un’analisi che parte dai dati operativi ma che si estende anche alle dinamiche quotidiane vissute nelle città e nei centri più piccoli, dove il carabiniere continua a rappresentare un punto di riferimento essenziale per la comunità, il tutto per capire cosa si è fatto e cogliere elementi utili per migliorare l’azione in relazione alle esigenze emergenti delle collettività.

"Fin dall’inizio del mandato del comandante provinciale, l’obiettivo è stato quello di consolidare il rapporto di fiducia con i cittadini, rafforzando il ruolo dell’Arma come Istituzione presente, vicina, credibile ed affidabile", scrivono su una nota.

"Un traguardo che, come sottolineato dal comandante provinciale, può dirsi raggiunto grazie a un clima di stima reciproca costruito nel tempo e alimentato da una collaborazione continua con tutte le amministrazioni locali. Un tangibile esempio di modello di 'sicurezza partecipata' fondato su un costante scambio di informazioni tra i comandanti di stazione e i sindaci, che ha consentito di intercettare tempestivamente le esigenze reali del territorio e di programmare interventi mirati, condivisi e congiunti, spesso orientati principalmente alla prevenzione.

Questa sinergia istituzionale si è rivelata particolarmente efficace nei contesti più delicati, come quelli legati alla violenza di genere e alle procedure riconducibili al 'Codice Rosso', dove il lavoro in rete costituisce un elemento fondamentale a tutela delle vittime.

Il coordinamento e la stretta e sinergica collaborazione tra tutte le forze di polizia è stato prezioso valore aggiunto, un lavoro condiviso che l’Arma continuerà ad alimentare con convinzione; in detto contesto il ruolo centrale svolto dalla Prefettura è stato determinante nel favorire una risposta integrata, capace di includere anche misure di carattere strutturale, come il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza nelle aree maggiormente esposte a fenomeni di degrado o insicurezza.

Grande attenzione è stata riservata anche al rapporto con le nuove generazioni, considerato uno degli snodi fondamentali dell’azione preventiva. Nel corso dell’anno, l’Arma ha scelto di non limitarsi ad attendere il cittadino in caserma, ma di farsi incontrare nei luoghi di aggregazione, organizzando complessivamente 373 eventi tra parrocchie, piazze e istituti scolastici. Proprio nelle scuole è stato introdotto un metodo di dialogo innovativo, basato sull’impiego di carabinieri molto giovani, spesso neo-arruolati, in grado di instaurare un confronto più diretto e immediato con gli studenti. La vicinanza generazionale ha favorito una comunicazione più efficace, consentendo di superare diffidenze e di far emergere con maggiore facilità situazioni di disagio o fragilità che, intercettate per tempo, possono essere affrontate prima che degenerino.

Pur non registrandosi un allarme sociale generalizzato, l’attenzione dell’Arma resta elevata su alcuni episodi che evidenziano segnali di disagio giovanile, come il lancio di oggetti contro le autovetture di servizio avvenuto la sera del 25 dicembre o il riscontro di coltelli e sostanze stupefacenti nella disponibilità di minori. Anche alla luce di tali episodi, l’impegno per il nuovo anno sarà quello di rafforzare ulteriormente l’educazione alla legalità e di contrastare il consumo di ogni tipologia di sostanza stupefacente.

Sul fronte del contrasto alla criminalità, i risultati operativi conseguiti confermano l’efficacia dell’azione messa in campo. Nel corso dell’anno sono stati sequestrati quasi 600 chilogrammi di sostanze stupefacenti, frutto di un’attività che ha interessato tanto lo spaccio al dettaglio nei giardini pubblici e nelle aree urbane – con arresti ed interventi di contrasto pressoché quotidiani- quanto indagini più complesse su traffici di livello superiore. Di particolare rilievo le operazioni che hanno portato all’arresto di latitanti, al sequestro di estese piantagioni di droga, anche con l’ausilio dello squadrone carabinieri eliportato Cacciatori di Sardegna, e agli interventi contro la cosiddetta 'cocaina rosa', condotti in stretto raccordo, ancora una volta, con l’Autorità Giudiziaria e capaci di incidere in modo significativo sugli equilibri della criminalità locale.

L’analisi dei dati statistici restituisce un quadro complessivamente rassicurante, con una diminuzione o una sostanziale stabilità dei cosiddetti 'reati spia', quali furti, truffe e danneggiamenti, nonostante alcuni fisiologici picchi stagionali prontamente contenuti. I delitti perseguiti e denunciati presso reparti dell’Arma sono stati poco oltre i 16000; circa 35.000 i servizi di controllo del territorio assicurati; 670 le persone arrestate e 3860 quelle segnalate alle AA.GG. quali indagate; ben oltre 300 le armi sequestrate/ritirate; per quanto attiene la costituzione delle zone a tutela rafforzata, come disposto in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presso la Prefettura di Cagliari, sono state 33 le persone allontanate da pattuglie dei Carabinieri e ben oltre 300 quelle controllate ed identificate. Accanto a questo dato, assume particolare rilievo il numero delle richieste di intervento e di contatto da parte dei cittadini. Nel corso dell’anno sono stati effettuati oltre 53.000 interventi, con una media di circa 150 al giorno, a fronte di quasi 60.000 chiamate pervenute al 112 o direttamente alle Stazioni Carabinieri, mentre circa 101.000 i cittadini che, a vario titolo, hanno fatto accesso presso le nostre sedi. Detti numeri che testimoniano una crescente fiducia nei confronti dell’Arma, sempre più percepita come interlocutore affidabile anche per richieste di consiglio o di rassicurazione. In tema di prevenzione, l’Arma ha incrementato fortemente l’attività propositiva di misure personali, avanzando circa 150 mirate e dettagliate proposte.

L’incremento delle segnalazioni relative a situazioni che non configurano immediatamente un reato, ha consentito di intervenire in chiave preventiva, spesso evitando che comportamenti pericolosi potessero degenerare, come dimostrato da alcuni interventi condotti in alcune realtà. In tal senso la collaborazione con i cittadini è stata preziosa.

Un contributo decisivo al raggiungimento di questi risultati è arrivato dal significativo invio di nuovi Carabinieri, dimostrazione evidente di una massima attenzione verso la Sardegna ed il territorio del Comando Provinciale di Cagliari dei Comandi Arma gerarchicamente superiori. Negli ultimi mesi sono infatti giunti circa 100 nuovi carabinieri, un innesto di energie giovani che ha consentito di intensificare il controllo del territorio, rafforzare le Stazioni e i Nuclei Radiomobili e garantire una presenza più capillare anche nelle fasce orarie più delicate. Questa attenzione, costante nel tempo, ha permesso, inoltre, di attivare tre presidi estivi temporanei, rappresentando un concreto segnale di vicinanza verso il territorio.

La sicurezza perseguita dall’Arma viene intesa in senso ampio e comprende anche la tutela della salute, del lavoro e dell’ambiente. In tale ambito, grazie all’impiego dei Reparti Speciali – Nas, Tpc, Nil, Noe e carabinieri forestali – sono stati effettuati oltre 500 controlli, che hanno portato a denunce, sanzioni amministrative e contestazioni per importi complessivi prossimi ai 400.000 euro. Parallelamente, è proseguito l’impegno sul fronte della sicurezza stradale, a cui ha anche fattivamente partecipato il Nucleo elicotteri carabinieri di stanza ad Elmas, con servizi mirati alla prevenzione dell’incidentalità legata all’abuso di alcol e sostanze stupefacenti, che in alcune aree hanno richiesto l’impiego simultaneo di più pattuglie per la gestione di sinistri particolarmente gravi.

Il bilancio di fine anno si chiude, dunque, con un segno positivo, fondato su dati oggettivi e sul riscontro quotidiano della cittadinanza. Un risultato che non rappresenta un punto di arrivo, ma una base solida su cui costruire le attività future e da cui partire per sempre meglio orientare le multiformi attività. L’obiettivo per il nuovo anno sarà quello di consolidare ulteriormente il modello di prossimità sociale e di sicurezza partecipata, rafforzare il dialogo con le comunità locali e continuare a garantire, attraverso le oltre 80 stazioni carabinieri una presenza costante, professionale e profondamente umana al servizio della collettività al fine di percepirne necessità ed intervenire di conseguenza a tutela della legalità e per la sicurezza di tutti", concludono i carabinieri.