Foto Dietrich Steinmetz
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CAGLIARI. Con una partecipazione straordinaria di cittadine e cittadini, è stata inaugurata nella serata di domenica 22 settembre 2025, l’installazione pubblica realizzata nella piazza di fronte alla ex scuola popolare nel nucleo Sacripanti.
Oltre 50 studentesse e studenti, guidati dai professori Ivan Blecic e Carlo Atzeni del dipartimento di Dicaar dell’Università di Cagliari, hanno dato vita a una settimana di laboratorio a cielo aperto nel quartiere Is Mirrionis, trasformando uno spazio “senza nome” in uno spazio comune di creatività, autocostruzione e dialogo tra Università, Enti e residenti.
L’iniziativa rientra nel programma integrato di rigenerazione delle periferie promosso dall’amministrazione comunale di Cagliari, in linea con le linee guida del nuovo Piano urbanistico comunale (Puc).
La serata inaugurale di domenica 21 settembre, intitolata “Il ritorno di Ulisse”, ha intrecciato arti e spettacolo in un ricco palinsesto curato dal Teatro del Segno e diretto artisticamente da Stefano Ledda. L’apertura è stata affidata ai ballerini di Asmed, che hanno sfilato con drappi dai colori della Palestina, offrendo un omaggio alla memoria umana e alle sofferenze belliche. Il murales di Giorgio Polo ha richiamato le atrocità delle guerre, che colpiscono le bambine e i bambini innocenti, con riferimenti simbolici anche alla bandiera ucraina.
Anche la memoria storica del quartiere ha trovato spazio centrale nella serata: il ricordo della ex scuola popolare dei lavoratori e della figura di Sergio Atzeni, nato a pochi passi dalla piazza, ha fatto da filo rosso a una serata di comunità vissuta in semplicità. Un legame tra passato e presente, che ha segnato il ritmo dell’evento e della trasformazione in atto.
“La rigenerazione dei quartieri non si costruisce solo con le opere, ma con la partecipazione attiva delle persone. Grazie alla collaborazione con l’Università, con la Regione e con AREA e con tutte le cittadine e i cittadini, che hanno contribuito, consegniamo al quartiere uno spazio trasformato dal cosiddetto “urbanismo tattico”, affinché gli abitanti possano prendersene cura e farlo vivere. Rigenerare significa attivare energie, ridare dignità a spazi pubblici dimenticati, coinvolgere le realtà vive dei quartieri senza mai dimenticare il contesto che ci circonda”. Così Matteo Lecis Cocco Ortu, assessore alla Pianificazione strategica, urbanistica e ambientale del Comune di Cagliari, tracciando di fatto la cornice della filosofia che anima l’intervento: lavoro condiviso, prossimità e cura delle relazioni come pilastri di una Cagliari più inclusiva e vivibile.
E con lo sguardo rivolto al futuro, il progetto Tersicore – Unica Space Force appare come un anello centrale di una strategia in cui lo spazio pubblico è il luogo di incontro e di cittadinanza attiva. Così quella che era una “piazza senza nome” a Is Mirrionis è uscita dall'anonimato, per entrare in un percorso di incontri, socialità e cultura, segnando un modello di intervento, che potrà continuare e evolversi nei mesi a venire.