In Sardegna

Troppe le tartarughe marine morte in Sardegna, la causa principale? Gli umani

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ARBATAX. In Sardegna sono in crescita i decessi legati alle tartarughe marine. Le cause? L’attività degli esseri umani che col mancato smaltimento dei rifiuti inquinano i mari.

Nell’ultimo periodo, il reparto della base navale del corpo forestale di Arbatax e le stazioni forestali costiere del Cfva (Corpo forestale e di vigilanza ambientale della regione Sardegna) sono stati molto impegnati a causa di numerosi avvistamenti nelle coste ogliastrine di tartarughe marine in difficoltà. Le tartarughe marine, nutrendosi di  piccoli molluschi confondono le buste di plastica o altri rifiuti per cibo e nutrendosi degli stessi muoiono o sviluppano gravi problemi fisici, come afferma il personale della base logistico operativa Cfva di Arbatax.

Gli animali feriti vengono ricoverati all’Istituto zooprofilattico sperimentale di Tortolì dove ricevono le prime cure dalla veterinaria dott.ssa Cabras. Come previsto dal protocollo della Rete regionale per la conservazione della fauna marina, sempre più spesso gli esemplari feriti sono portati al Centro di recupero del Sinis (CreS), specializzato nella cura della fauna marina. I rinvenimenti e le segnalazioni, come quello di stamattina ad Arbus, confermano l’incremento della presenza delle tartarughe nei mari della Sardegna. Un transito favorito dal cambiamento climatico che spinge questa specie a frequentare il Mediterraneo settentrionale. Il dato è preoccupante perché indica l'aumento delle materie plastiche, delle reti abbandonate e del traffico diportistico e quindi della continua negligenza rispetto allo smaltimento dei rifiuti.