In Sardegna

Basta fisioterapisti abusivi in Sardegna: guardia di finanza e Nas al lavoro

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CAGLIARI. L’Ordine dei fisioterapisti della Sardegna centrale – Ofi, durante i lavori del congresso regionale “Fisioterapista e medico specialista”, questa mattina ha avviato a Sestu una nuova strategia di collaborazione con i Nas dei carabinieri e la guardia di finanza, nell’ottica di nuovi modelli organizzativi di prossimità. L’obiettivo è quello di porre un argine al fenomeno dell’abusivismo di questa professione, nell’interesse non solo dei professionisti iscritti all’Ofi ma anche, e soprattutto, per tutelare e salvaguardare la salute dei cittadini che necessitano di trattamenti fisioterapici.

Dopo aver avviato lo scorso 6 maggio la campagna di informazione “La tua salute merita fisioterapisti – Mettiti in buone mani” su gran parte del territorio regionale (nei diversi distretti sanitari delle province di Nuoro, Oristano, Ogliastra, Sud Sardegna e Città metropolitana di Cagliari, dove opera l’Ofi), la mattinata di oggi è servita per fare il punto su una situazione che riflette ciò che accade anche nel resto d’Italia: si conta almeno un abusivo per ciascun fisioterapista in possesso del titolo e iscritto all’Ordine. Nel corso dell’incontro, che si è tenuto alla sala congressi “Catering Più” di Sestu, sono state esposte le modalità di collaborazione tra le diverse istituzioni, la condivisione di un modulo per la segnalazione dell’abuso e le procedure da attuare in caso di segnalazione da parte degli iscritti o dei cittadini. Il ministero della Salute, in collaborazione con la Federazione nazionale degli Ordini dei fisioterapisti, l’anno scorso ha chiesto ai Nas e alle Fiamme Gialle di verificare nei centri e nelle strutture sanitarie l’eventuale presenza di personale non qualificato o non iscritto all’Ordine professionale. Allo stesso tempo, sarà intensificato il controllo su internet e sui social media di eventuali inserzioni pubblicitarie che non rispondano ai parametri richiesti per legge.

«Solo nel 2024, in Sardegna, Carabinieri e Guardia di finanza hanno ricevuto una decina di segnalazioni», spiega il presidente dell’Ofi, Gino Sedda. «La realtà parla di ben altri numeri, ma è stato l’inizio di un’attività che richiede anche la collaborazione dei cittadini. Si tratta di un’azione di responsabilità condivisa con la comunità professionale e anche con le associazioni dei pazienti, a cominciare dall’Asmar (l’Associazione delle malattie autoimmuni e reumatologiche). Occorre, quindi, limitare il più possibile l’espansione di figure non sanitarie e non riconosciute dalla normativa. Questo aiuterà i pazienti a fare una scelta consapevole e corretta del professionista a cui affidarsi. Per tale motivo, la nostra campagna di sensibilizzazione inizia nei luoghi frequentati da coloro che hanno necessità di rivolgersi al professionista sanitario: ambulatori, medici di famiglia, farmacie, studi di professionisti sanitari. Il fenomeno dell’abusivismo, in certe aree della Sardegna, è facilitato anche dalla scarsa presenza di professionisti competenti e abilitati».

«L’obiettivo finale della nostra attività è lo stesso di quello dell’Ordine dei fisioterapisti, e cioè la tutela della salute dei cittadini e, in questo caso, dei pazienti», ha detto il tenente Leonardo Clemente, comandante dei Nas - Carabinieri di Cagliari. «Il cittadino ha il diritto di avere il servizio di tutela più pieno. C’è voluto tanto tempo per la costruzione identitaria della figura professionale del fisioterapista; tutelarla, non è affatto una cosa scontata: ci sono numerosi aspetti giuridici di natura civile e penale di cui tenere conto».

 «In un periodo di grande trasformazione in tutti gli ambiti, anche il settore sanitario è chiamato a rispondere a queste sfide sempre più complesse», ha spiegato il tenente Giuseppe Gagliardi, comandante della Sezione operativa del 2° Nucleo operativo metropolitano della Guardia di finanza di Cagliari. «Il nostro compito primario è quello di proteggere e sostenere questo cambiamento epocale, ma anche di tutelare i pazienti attraverso le opportune verifiche in ambito amministrativo e fiscale, ma non solo».