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I mali dell'Isola nel rapporto Crenos: denatalità, emigrazione e il 18% dei sardi rinuncia alle cure

CAGLIARI. Sono dati allarmanti quelli descritti nel 30esimo rapporto sull’economia della Sardegna del Crenos, che ogni anno individua punti di forza e di debolezza del sistema regionale. E dai numeri presentati oggi a Cagliari emergono poche luci e molte ombre, a partire da quelle sulla sanità: cresce la spesa sanitaria, si riduce la capacità di assicurare anche solo i livelli essenziali di assistenza. Il dato che desta più preoccupazione è quello della rinuncia alle prestazioni sanitarie: il 18,3% dei sardi, pur avendone bisogno, rinuncia a curarsi.

Anche sul fronte mercato del lavoro si riconfermano le criticità dei precedenti anni, con una popolazione sarda che continua a invecchiare e si riduce. Molti i giovani che decidono di emigrare e i nuovi arrivi sono insufficienti. 

Ottimi i segnali invece sulla raccolta differenziata e soprattutto sul turismo, in grande ripresa dopo la pandemia, con aumenti notevoli di presenze nell'isola. Dati positivi che però non bastano a nascondere le enormi criticità evidenziate dell'analisi Crenos.