In Sardegna

Dagli sbarchi all'accoglienza: in Sardegna solo l'1% dei migranti

CAGLIARI. La tragedia del naufragio di Cutro che ha visto morire 79 persone che cercavano di sbarcare in Calabria riporta d’attualità il tema dell’immigrazione dal Nord Africa che nei prossimi mesi potrebbe essere più massiccia. 

Secondo un report dei servizi segreti italiani sarebbero circa 685mila le persone pronte a partire dalla Libia verso l’Italia. Anche la Sardegna potrebbe essere interessata. Ciclicamente col bel tempo aumentano gli arrivi di piccoli barchini che dall'Algeria puntano le coste del Sud Sardegna. 

Dagli sbarchi all’accoglienza la situazione cambia. Secondo i dati del Dipartimento per le Libertà civili e Immigrazione in Italia da gennaio a marzo c’è stato un aumento significativo degli arrivi: sono 17.592 i migranti arrivati nel 2023. Negli stessi mesi del 2022 erano 5.976 mentre nel 2021 5.995.

La Sardegna è tra le Regioni con la presenza più bassa di migranti: nell’Isola infatti è presente l’1% dei migranti accolti a livello nazionale. Ne accoglie meno soltanto la Valle d’Aosta con lo 0,1%. Le presenze maggiori si registrano in Lombardia ed Emilia Romagna rispettivamente all’11% ed al 10% del totale.

In Sardegna i migranti presenti nei centri di accoglienza sono 1.210, mentre 257 sono quelli accolti nei centri Sai (Sistema accoglienza integrazione) per un totale di 1.467 persone accolte. 

Il futuro dei migranti dopo gli sbarchi rimane un problema. Si è visto con l’incendio dello stabile abbandonato in via Riva di Ponente a Cagliari dove avevano trovato una sistemazione abusiva 30 persone.

La metà era irregolare e in dodici hanno ricevuto il foglio di via. La situazione è ancora in evoluzione. Prefettura e Comune hanno messo in moto la macchina dell’accoglienza ma oggi, dopo un secondo incendio nella struttura, alcuni migranti rimasti senza un tetto hanno trovato alloggio in un parcheggio all’aperto poco distante.