In Sardegna

A Sant’Antioco non bastano i bus: “Ressa per salire, incubo per i pendolari”

RESSA-AUTOBUS-SANTANTIOCO

 

SANT’ANTIOCO. Gli autobus Arst a disposizione per gli studenti pendolari a Sant'Antioco non bastano. Lo denuncia il sindaco Ignazio Locci che scrive:

“Un appello all’Arst affinché aumenti immediatamente il numero dei mezzi dedicati agli studenti pendolari che, dai Comuni delle isole di Sant’Antioco e San Pietro, partono quotidianamente per raggiungere gli istituti scolastici sia di Sant’Antioco che di Carbonia”.

Il primo cittadino si mobilita. “Abbiamo ricevuto le lamentele di studenti e famiglie talvolta corredate da immagini e video che testimoniano quanto il viaggio giornaliero da Calasetta a Sant’Antioco e da Sant’Antioco a Carbonia (andata e ritorno), sia un vero e proprio incubo per la popolazione studentesca: prima la ressa per salire e accaparrarsi un posto seduti, poi, naturalmente, il disagio e l’amarezza per coloro che rimangono in piedi, costretti ad affrontare il viaggio senza un posto a sedere. Fatto, questo, che come è noto mette anche a rischio la sicurezza del viaggiatore.

Questa situazione si ripete ogni anno: è inaccettabile che non si riesca a garantire un servizio dignitoso sin dal primo giorno di scuola. Peraltro capita che gli studenti restino a terra al rientro, considerato che il parco mezzi in dotazione all’Arst annovera anche bus datati e mal funzionanti che non di rado si rompono non garantendo il rientro a casa se non a orari improponibili, dopo l’arrivo del mezzo sostitutivo.

Ci schieriamo con convinzione accanto agli studenti, alle loro famiglie, e ci appelliamo all’ARST nella speranza prenda atto definitivamente delle difficoltà che i nostri ragazzi sono costretti a subire semplicemente per recarsi a scuola, maggiorando immediatamente il numero dei pullman a disposizione”.