In Sardegna

"Libertà senza confini", corteo di musica e lotta per i diritti: tutto pronto per il Sardegna Pride

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SASSARI. Sabato 2 Luglio si svolgerà a Sassari il Sardegna Pride, la manifestazione sarda per le libertà e i diritti di di tutti, tutte e tuttə.

Sarà l’evento conclusivo di Diritti al Pride, il percorso che, dai primi di maggio, ha visto coinvolte le realtà del coordinamento sardo LGBTQ+ e della rete Diritti al cuore in un programma ricco di appuntamenti, che hanno offerto l’occasione di affrontare e condividere con la cittadinanza tantissime tematiche, riflessioni e battaglie.

Dalla riflessione su linguaggio inclusivo alla discriminazione per orientamento sessuale o identità di genere, dal diritto alla libera espressione di genere alla violenza contro le donne, dal tema delle migrazioni a quello della prostituzione schiavizzata, dal contrasto alla guerra alla pena di morte, dal tema del consenso e del revenge porn alle riflessioni su HIV/AIDS e MST.

Convegni, dibattiti, mostre e spettacoli che hanno permesso di raggiungere tutte le fasce della popolazione in un cammino politico, culturale, artistico che ha offerto anche l’occasione di  ripercorrere la storia del movimento LGBT. Dopo la pausa covid, il Sardegna Pride ritorna in piazza in una grande manifestazione unitaria, con pullman da tutte le parti dell’isola. E lo farà a Sassari per celebrare, tutte insieme, i primi 30 anni di vita del MOS, associazione incaricata della logistica di quest’anno.

Il motto “Libertà senza confini” esprime la prospettiva ideale dell’evento: liberazione dei corpi, dei sentimenti, delle relazioni in una manifestazione che afferma il diritto, fondamentale, di ogni persona, all’autodeterminazione sul corpo e nelle scelte di vita. Senza tralasciare la curiosità e la voglia di incontrarsi e stare insieme in una grande festa gioiosa in cui è esclusa qualsiasi forma di odio, discriminazione e “fobia”. Deriva da questo ragionamento la scelta del percorso che, per la prima volta, attraverserà tutto il centro storico della città per finire in piazza d’Italia.

“Vogliamo dare un segnale contro l’abbandono del quartiere più multiculturale della nostra città, quello che più necessita di interventi strutturali e sociali per riavviare un processo di convivenza positiva, ridando dignità e valore alle persone e ai monumenti”, dicono gli organizzatori.

Il percorso del corteo, che partirà da piazza Università alle 18, concentramento ore 17, sfilerà lungo corso Vico, porta Sant’Antonio, corso Vittorio Emanuele dove incrocerà la prima delle due partenze differite pensate insieme al movimento disabilità, per agevolare la partecipazione.

Terza partenza da piazza Castello, per arrivare in via Asproni e scendere l’ultimo tratto di via Roma fino a piazza d’Italia. Nel corteo sono previsti 5 carri con sound System, due pick up per agevolare il percorso di chi si stanca, 4 ambulanze e diversi soccorritori a piedi, insieme alle e ai volontari che si occuperanno di sicurezza e di distribuire acqua alle persone.

“Le notizie di questi giorni, l’attentato ad Oslo, la guerra in Ucraina e in altri posti del mondo,i continui attacchi ai diritti delle donne e la loro negazione, in Afghanistan come negli USA, gli stupri, le continue aggressioni, i femminicidi, ci proiettano direttamente nella confusione violenta del machismo patriarcale liberista, incentrato sulla gerarchizzazione di genere e di status economico e sociale. Per questo la nostra scelta delle madrine, del Sardegna Pride 2022 è caduta non su celebrità ma su donne famose per il loro impegno nel sociale, nel lavoro e nell’arte. Donne che hanno lottato, e che lottano ogni giorno, per affermarsi, realizzarsi e vedere riconosciuti tutti i loro diritti, formali e sostanziali. 3 donne che rappresentano 3 culture, generazioni e percorsi di vita diversi ma uniti nella determinazione e nel desiderio di essere interpreti della propria vita e del proprio tempo”.

Sono Francesca Arcadu, esponente UILDM, da anni impegnata sulle questioni di genere e sulla disabilità, Filomena Costa Morais, da 30 anni nella nostra città dove si è perfettamente integrata, ha una propria attività e partecipa da sempre ai movimenti sociali, e Alessandra Garau, giovane artista che ha già conosciuto lo stalking virtuale fino a vere proprie minacce di morte per la sua arte che unisce tradizione e innovazione. All’arrivo in piazza d’Italia è prevista la lettura del documento politico e gli interventi delle associazioni, delle madrine e la presentazione della canzone del Pride scritta e cantata da Claudia Aru e Luv!. Prima e dopo la manifestazione, a Sassari è atteso il Pride Village che, quest’anno, si terrà per la prima volta giovedì 30 giugno e il 1 e 2 luglio ai Giardini Pubblici e sarà in collaborazione con il Beer Fest, il festival delle birre artigianali.