In Sardegna

Turismo col botto in Sardegna: "Manca personale? Ovvio, stipendi troppo bassi"

CAGLIARI. La stagione turistica è partita con il botto: lo dicono i dati sulle presenze nell’Isola. Il bilancio ha superato i numeri del 2019, anno pre-pandemia. Ma resta il problema della forza lavoro. I sindacati già mesi fa avevano lanciato l’allarme. E oggi si vive ciò che si temeva: non ci sono cuochi, camerieri, responsabili di sala. Secondo il segretario regionale della UilTucs Cristiano Ardau - che oggi ha fatto il punto sui lavoratori durante il congresso regionale - i redditi sono troppo bassi. “Serve un cambio di passo”, dice Ardau, “dobbiamo puntare su una redditività diversa di queste aziende, incrementare le retribuzioni, ma soprattutto sulla professionalità. Spesso ci si accontenta di questo lavoro come ripiego”.

La carenza di manodopera secondo Ardau fortunatamente non si dovrebbe tramutare in carenza di servizi “e neanche di standard qualitativi", dice, "Ma è sicuramente una stagione complicata di ripartenza, il settore è un settore resiliente. Dobbiamo stare attenti a non perdere l’occasione. Basta sbagliare il passo per far diventare la Sardegna non più di moda e quindi non più metà turistica desiderabile”.