In Sardegna

Nieddu al governo: "Dateci poteri straordinari per l'emergenza della sanità in Sardegna"

Mario-Nieddu

CAGLIARI. La richiesta al Governo di una decretazione d’emergenza che attribuisca poteri straordinari all’assessore della Sanità e garantisca così alla Regione Sardegna gli spazi di manovra necessari a rispondere in maniera più efficace alle attuali criticità che pesano sul sistema sanitario. Questa la proposta che l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, ha presentato al sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, nel corso di un incontro, oggi a Roma, insieme alla deputata Mara Lapia, per fare il punto sulle priorità della sanità sarda. Una richiesta che ribadisce le istanze avanzate ieri al vice ministro Pier Paolo Sileri, in occasione della sua visita a Sassari.

“È stato un confronto costruttivo. C'è massima fiducia perché il governo accolga le nostre richieste", dichiara l’assessore Nieddu. Un nuovo incontro, quello con il sottosegretario Costa, che segue a poco meno di due mesi di distanza la visita all'ospedale di Nuoro, occasione in cui l’assessore ha consegnato all’esponente del governo il dossier di 25 pagine sulle urgenze e le misure per potenziare il sistema sanitario regionale.

"Oggi - evidenzia ancora Nieddu – una gestione straordinaria, a fronte di problemi non ordinari, è più che mai necessaria". Da qui la richiesta formale di valutare "per la nostra Regione – prosegue l’assessore – una decretazione emergenziale per una gestione regionale a pieni poteri di tutto il sistema sanitario. Uno strumento straordinario al pari delle misure adottate per la gestione dell’emergenza Covid. Al sottosegretario ho anche chiesto garanzie sui fondi già previsti dall’ultima legge di Bilancio, con particolare riferimento al capitolo legato all’abbattimento delle liste d’attesa, obiettivo che riteniamo prioritario. Da parte nostra – ha concluso Nieddu – confermiamo il massimo impegno per la presentazione di accordi di programma volti a definire puntualmente nuovi investimenti nell’ambito dell’edilizia sanitaria regionale”.