In Sardegna

I Progressisti alla Regione: "Intervenga sul prezzo del carburante"

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CAGLIARI. Continua a preoccupare l'aumento del prezzo del carburante nell'Isola. I Progressisti chiedono alla Regione di intervenire "sulla necessità di attivare immediate interlocuzioni istituzionali con lo Stato al fine di individuare e realizzare modalità di contenimento delle spese carburanti per il trasporto di merci e passeggeri, che hanno subito un rilevante incremento in relazione ad eventi, gravi ed imprevisti, di origine geo-politica", scrivono.

"Premesso che:
- dopo il lungo critico periodo di pandemia da covid 19, la situazione delle imprese di trasporto su ruote operante in Sardegna, ha subito una significativa contrazione delle attività e un incremento progressivo e, soprattutto nell’ultima fase, significativo dei costi;

- nei giorni scorsi, anche in relazione alle note tragiche conseguenze della guerra d’invasione dell’Ucraina, da parte della Russia, e agli interventi sanzionatori sul piano economico e finanziario e degli scambi commerciali nei confronti della Federazione Russa, il prezzo dei carburanti ha avuto un notevolissimo rialzo, insostenibile per le imprese e gli operatori sardi del trasporto su ruote;

- in questi giorni il mondo del trasporto che risente, più di altri, della drammatica perdurante situazione geo-politica, chiede alle istituzioni democratiche regionali di sollecitare il Governo nazionale perché adotti le necessarie misure al fine di ridurre l’incidenza negativa dell’incremento dei prezzi, considerato che le imprese di trasporto dell’isola sono già negativamente condizionate dalla irrisolta questione sulla continuità territoriale;

tutto ciò premesso chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l’Assessore dei trasporti, in ragione delle loro rispettive competenze, per sapere:

  1. quali iniziative intendano adottare per porre le predetta questione del caro-carburanti alla attenzione del Governo nazionale;
  2. se intendano intervenire in modo specifico per una sostanziale riduzione delle accise sui prezzi dei carburanti destinati al trasporto;
  3. se ritengano si possa intervenire per assicurare una sufficiente stabilità in materia di tariffe minime, e soprattutto in relazione al costo del carburante, oggi sottoposto a variabilità in aumento, improvvise, eccessive e con modalità poco trasparenti", si legge sulla nota firmata dai consiglieri Agus, Caddeo, Loi, Piu, Orrù, Satta, Gian Franco – Zedda Massimo.