In Sardegna

Il prefetto Tomao alla scoperta dei laboratori degli investigatori scientifici del Ris di Cagliari

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CAGLIARI. Visita del prefetto Gianfranco Tomao, questa mattina, nella sede del Ris (Reparto investigazioni scientifiche) di Cagliari, la struttura  di eccellenza dei carabinieri che garantisce in tutta la Sardegna lo svolgimento dei più svariati accertamenti tecnico-scientifici, spesso forieri delle “prove scientifiche” che tante volte si sono dimostrate dirimenti nelle più difficili indagini penali.

Il Ris di Cagliari così come gli altri Ris di Roma, Parma e Messina, distribuiti a copertura di tutto il territorio nazionale, è suddiviso in specifici laboratori in grado di svolgere le molteplici indagini tecniche di settore proprie delle scienze forensi, divenute ormai strumento ineludibile a disposizione dei Comandi Arma territoriali e dell’Autorità Giudiziaria.

Il cuore operativo del reparto si compone di tre sezioni: la sezione di Biologia si occupa della ricerca ed dell’esaltazione di tracce, spesso invisibili ad occhio nudo e di ridottissime dimensioni, per l’estrapolazione di profili genetici da confrontare con soggetti indagati o già inseriti nella Banca Dati Nazionale DNA. Il RIS di Cagliari è attualmente l’unica struttura nell’isola “accreditata” alle norme di Assicurazione di Qualità previste dal legislatore e quindi autorizzate all’inserimento.

A conclusione della visita, fanno sapere dall'Arma, Tomao "ha espresso il proprio plauso per l’appassionata costanza con il quale il personale operante svolge quotidianamente il proprio, alto e qualificato apporto all’Arma Territoriale e a tutti gli enti del territorio che pone il RIS di Cagliari tra le eccellenze delle Istituzioni". 

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La sezione di Chimica, Esplosivi e Infiammabili, composta da più laboratori operanti attivi nel campo dell’analisi dei principi attivi delle sostanze stupefacenti e psicotrope, delle sostanze esplosive e infiammabili e dei loro residui in seguito ad esplosioni o incendi, dei residui di colpi da armi da fuoco e degli esami merceologici su fibre o altri materiali.

Poi c'è la  sezione di Impronte, Balistica, Grafica e Informatica, che spazia su varie discipline delle scienze forensi. Al suo interno trova spazio il laboratorio di Impronte che ricerca gli autori di un delitto attraverso l’esaltazione di impronte digitopalmari, plantari e di calzature rinvenute sul luogo del crimine, per la successiva comparazione con impronte di sospettati o con soggetti inseriti nella Banca Dati AFIS e CAPFIS. Il laboratorio di Balistica si occupa dell’analisi, sotto ogni aspetto, di armi, cartucce e componenti delle stesse repertati in occasione di eventi delittuosi, prevalentemente al fine di effettuare analisi al microscopio comparatore per associare bossoli o proiettili all’arma che li ha prodotti, anche con alimentazione e consultazione della Banca Dati balistica IBIS.

La sua attività consente inoltre di stabilire quali siano le caratteristiche legittime o meno, proprie di armi poste sotto sequestro, anche ripristinando i contrassegni identificativi occultati. Altro settore di grande utilità è quello in cui opera il laboratorio di Grafica, i cui operatori riescono ad effettuare indagini di comparazione di scritture, di analisi di falsi documentali e di ricerca di scritture latenti. Il laboratorio di Videofotografia esamina fotogrammi e filmati acquisiti da videocamere di sicurezza per la comparazione di volti e ricostruzione di altezze di soggetti ignoti, occupandosi inoltre della documentazione video-fotografica delle scene del crimine e della loro ricostruzione tridimensionale.