In Sardegna

"Lingua sarda a scuola e nella pubblica amministrazione": in Senato la proposta di legge M5s

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ROMA. Studio della lingua sarda a scuola, maggiori spazi nel palinsesto del servizio pubblico radiotelevisivo e possibilità di usare la lingua regionale anche nei rapporti con l'amministrazione della Giustizia e la pubblica amministrazione. Queste le novità che potranno essere introdotte con il disegno di legge sulle lingue regionali e minoritarie, e conseguente ratifica della Carta di Strasburgo, che ha come primo firmatario il senatore del Movimento 5 Selle Gianni Marilotti. 

Dopo vent’anni di attesa in Parlamento è infatti iniziato l’iter per la ratifica della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie. Oggi la Prima commissione del Senato ha incardinato l’esame del disegno di legge che ha come primo firmatario il senatore Marilotti, presidente della Commissione per la Biblioteca e l’Archivio storico di Palazzo Madama. 

“La ratifica della Carta europea è una richiesta che da tempo veniva avanzata da tutto il movimento linguistico sardo”, ricorda il senatore del Movimento 5 Stelle, “perché garantisce un più ampio riconoscimento del nostro patrimonio culturale. Grazie alla ratifica, sarà possibile infatti estendere ulteriormente l’uso della lingua sarda nella pubblica amministrazione e nell’ambito dell’istruzione. La ratifica dà infatti più forza alla legge 482 del 1999 sulle minoranze linguistiche e alla legge regionale approvata ormai due anni fa”. La Carta ha l'obiettivo di promuovere l’utilizzo delle lingue minoritarie, al fine di salvaguardare l’eredità e le tradizioni culturali europee, nonché il rispetto della volontà dei singoli di poter usare tali lingue nell’ambito delle attività pubbliche o private.