In Sardegna

"Marmo bond" per salvare il settore lapideo in Sardegna: la proposta in consiglio regionale

  ITA      SRD

Marmo-uno

 

 

CAGLIARI. Da anni le aziende che si occupano di estrazione del marmo e del granito stanno attraversando un momento di profonda crisi, dovuta in parte anche ad una concorrenza proveniente da Paesi esteri che immettono sul mercato un prodotto a costi inferiori. La necessità di provvedere con una certa urgenza, anche attraverso provvedimenti emergenziali, è al centro di un'interrogazione, presentata alcuni giorni fa da cinque consiglieri, Talanas, Lancioni, Satta, Cocciu e Cera, appartenenti ai gruppi di Forza Italia, Sardisti, e Riformatori.

Già dal mese di novembre 2019, l’intero consiglio regionale, con la giunta e il presidente, proponevano misure economiche per sostenere economicamente le imprese lapidee. Tra le proposte prese in considerazione, con il sostegno dell'assessore alla Programmazione, Giuseppe Fasolino e quello al Lavoro, Alessandra Zedda i "marmo bond", una sorta di pegno del marmo e del granito che, attraverso le ulteriori garanzie regionali prestate dalla Sfirs e dai consorzi fidi, poteva garantire agli imprenditori del settore di avere un’anticipazione sul prodotto invenduto.

Talanas

 Nonostante il prodotto proveniente da altri Paesi sia di qualità nettamente inferiore, la forte concorrenza straniera sta infatti danneggiando gravemente il settore. L'ulteriore, quanto inaspettata sospensione dei lavori e dei trasporti, conseguenza dell'emergenza covid-19, ha ulteriormente aggravato ed inciso negativamente sul comparto. E' di poche settimane fa infatti il blocco di una cospicua fornitura, 3 mila e 500 tonnellate di marmo di Orosei che dovevano raggiungere l'Egitto. Ma le grida di allarme arrivano forti dal lapideo dedicato all'estrazione del granito, significativamente presente nel nordest dell'isola, dove comuni in importanti comuni come Buddusò, Calangianus, Tempio e altri, è a rischio la tenuta di decine di imprese che danno lavoro a centinaia di addetti.

"Oggi più che mai il comparto ha necessità di misure straordinarie", si legge nella mozione presentata dai cinque consiglieri, "considerato il momento di crisi straordinaria che, oltre a mettere a serio rischio la stabilità economica delle aziende, fa tremare il mondo dei lavoratori legati ad un settore fondamentale della storia industriale della Sardegna". Con la mozione i consiglieri Talanas, Lancioni, Satta, Cocciu e Cera chiedono l’emanazione di misure immediate a sostegno del comparto, ad iniziare da quelle già in agenda, come i "marmo bond", e altre che possono essere di aiuto per l’importante settore produttivo.