In Sardegna

La 131 Dcn è abusiva, lo dice il Tar: "Terreni da restituire liberi ai proprietari"

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CAGLIARI. La 131 Dcn - che collega Abbasanta con Olbia - è abusiva per un lungo tratto, tra Nuoro e Siniscola: circa 12mila metri quadrati di strada, che diventano  circa 25mila se si considera la fascia di rispetto. Tanto ampi erano i terreni della famiglia Serusi, che nel 1970 se li sono visti portare via con un decreto di occupazione "temporanea" da parte del prefetto di Nuoro. Peccato che a quel provvedimento "temporaneo" non sia mai seguito un decreto di esproprio. I proprietari hanno presentato un ricorso al Tar e lo hanno vinto. Suolo occupato illegittimamente, hanno stabilito i giudici amministrativi,  quindi deve essere calcolato un risarcimento che deve essere pagato dall'Anas. Ma non è finita: perché la sentenza dice anche che le aree devono essere restituite ai legittimi proprietari. E non con una strada sopra, ma nello stato in cui si trovavano 50 anni fa. Libere. 

Uno sconvolgimento per un già disastrato sistema dei collegamenti della Sardegna?  Difficile. Perché a disposizione dell'Anas che deve rimediare al danno c'è il salvagente lanciato dalle norme, come suggerito nel dispositivo del Tar,: Permane", scrivono i giudici,  "la possibilità per l’amministrazione di disporre il decreto sanante (ex art. 42 bis TU 327/2001), qualora venga ravvisata, sulla base di autonome valutazioni, l’irreversibile destinazione dei beni e la necessità di conservazione delle opere ivi realizzate". 

E i cinquant'anni nei quali i Serusi si sono visti privati delle loro terre? Il collegio del tribunale di piazza del Carmine si limita al riconoscimento di un indennizzo solo per il quinquennio  che ha preceduto il ricorso, presentato nel 2018. Perché intanto nel 2017 si era incardinato anche un processo civile che è rimbalzato fino alla Cassazione, nel 2010. E le pretese economiche davanti al Tar non possono risalire più indietro del lustro.