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Cilloccu: "Niente rastrelliere a Cagliari, il regolamento di polizia urbana va cambiato"

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CAGLIARI. "Come mai il Progetto “Cagliari, per una mobilità intelligente e sostenibile”, rinominato di recente con il termine “Svolta” è ancora al palo rispetto al posizionamento di 40 rastrelliere, parcheggi coperti con portabiciclette e 2 velostazioni?"

Lo chiedono i consiglieri e le consigliere di minoranza del Comune di Cagliari, con un'interrogazione che vede come prima firmataria la capogruppo di “Progetto Comune per Cagliari” Marzia Cilloccu, al sindaco e alla giunta dopo l'approvazione del regolamento di Polizia e Sicurezza, per il quale non sono state coinvolte le commissioni competenti, come vorrebbe la prassi, e che per questo sta destando non poche polemiche e richieste di modifica.

Il regolamento in questione, spiega la Cilloccu, "avrebbe dovuto essere prima portato all'attenzione delle commissioni consiliari dove si sarebbe potuta analizzare la situazione reale dalla quale partire per poter avanzare proposte di buon senso calate sul territorio. Come quella che abbiamo condiviso nell'interrogazione, su richiesta di Fiab, per aggiungere al divieto di “incatenare bibiclette, ciclomotori e motocicli a infrastrutture pubbliche non destinate allo scopo”, previsto nel nuovo regolamento, la possibilità di “non applicare il divieto in mancanza di apposite aree destinate al parcheggio delle biciclette, a condizione che esse non rechino intralcio al transito di merci, veicoli e di pedoni e in particolare disabili visivi lungo le traiettorie delle corsie preferenziali ad esse riservate”, in relazione alla mancata attuazione del Progetto Svolta che, pur avendo ricevuto dal 2017 un finanziamento dal Ministero dell'Ambiente poi incrementato dalla precedente amministrazione, risulta ancora inattuato pur prevedendo, oltre al posizionamento di rastrelliere, parcheggi coperti per le bici e 2 velostazioni e tramite un accordo con Ras, Ctm, Arst, Playcar e Università di Cagliari, altre azioni mirate alla promozione della mobilità sostenibile e quindi dell'utilizzo della bici e del trasporto pubblico in un sistema integrato che consenta una effettiva riduzione dell'inquinamento e una migliore qualità della vita nel capoluogo".