Comuni

San Sperate, troppi contagi Covid: quest'anno la "Sagra delle pesche" non ci sarà

rinviata-la-sagra-

 

 

SAN SPERATE. L'edizione di quest'anno della "Sagra delle pesche" di San Sperate non ci sarà. Il sindaco Enrico Collu ha deciso di rinviare i festeggiamenti all'anno prossimo, visto l’elevato numero di contagi legati al Covid-19.

"Ogni anno, in concomitanza dei festeggiamenti del Santo Patrono San Sperate (il 17 luglio), la sagra delle pesche richiama  migliaia di visitatori. Per la nostra comunità, per i nostri agricoltori, per tutto il tessuto sociale e produttivo locale questo rappresenta un momento che riveste una particolare valenza dal punto di vista identitario, promozionale ed economico", scrive il primo cittadino su una nota.

"L’assenza di linee guida specifiche a seguito dell'emergenza sanitaria per manifestazioni di questa portata, l’introduzione del green pass, il peggioramento della situazione legata all’elevato numero di contagi legati al Covid-19  (che ha interessato anche il nostro paese portando Ats, nel mese di agosto, a segnalarci di valutare la possibilità di introdurre ulteriori provvedimenti restrittivi), il paventato rischio che la Sardegna possa ritornare in zona gialla, sono tutti elementi che hanno reso impossibile attuare una programmazione adeguata se non, come si fece lo scorso anno, esclusivamente a livello promozionale.

Essendo questa la sessantesima edizione organizzarla in tono minore, cioè a numero chiuso o come lo scorso anno, sarebbe privare la comunità, e le migliaia di visitatori che ogni anno ci fanno visita, di poter godere appieno di una festa attesa e amata. Soprattutto quest’anno, in concomitanza di una ricorrenza così importante, sarebbe un’occasione persa, un vero peccato.

Per questo ho deciso di proporre il rinvio della sessantesima edizione dal 2021 al 2022 con la speranza che possa tenersi senza limitazioni e come merita.

Una decisione sofferta anche perché a giugno del 2022 scadrà il nostro mandato, non potrà quindi essere la nostra amministrazione a gestire questa importante  edizione. Si tratta tuttavia di una rinuncia necessaria e indispensabile per onorare la Sagra giunta a questo importante traguardo con l’obiettivo di organizzare una manifestazione nuovamente aperta a tutti,  senza nessuna limitazione di partecipazione nel rispetto della tradizione delle migliori Sagre come nell’edizione 2019, l’ultima grande Sagra che si è potuta organizzare prima di questa emergenza sanitaria".