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Recovery Fund, la proposta del Pd sullo sviluppo strategico dell’Ogliastra: si punta sulla viabilità

 


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LANUSEI. Una proposta di sviluppo strategico dell’Ogliastra a valere sulle risorse del Recovery Fund è stata elaborata dal Partito Democratico territoriale, nel corso di un'assemblea in videoconferenza. Il Pd punta sulla viabilità delle strade dell’Ogliastra. 

“Si tratta di una proposta che parte dal basso, quindi, perfettamente sincronizzata sul nuovo corso delineato dal segretario Letta per un Pd più attento alla ‘base’, ai circoli e alle istanze locali”, si legge su una nota.

“L’assemblea ha deciso, in linea con le indicazioni date dal governo Draghi, di puntare su poche opere indicando come priorità la viabilità stradale.

Pochi interventi, ma di altissima rilevanza e strettamente connessi tra loro, tutti finalizzati al superamento dell’atavico isolamento di quella che abbiamo imparato a chiamare ‘isola nell’Isola’. Non tralasciando un tassello importantissimo per la qualità della vita della comunità e delle nuove generazioni, il superamento del divario digitale. Le competenze digitali sono il vero volano per l'uguaglianza delle opportunità, in connessione con il  patrimonio culturale, identitario, storico e ambientale che ci appartiene. In questa cornice di volontà di riscatto che rivendichiamo, preoccupa, inoltre, l' assenza di visione e progettualità sulle  politiche energetiche rinnovabili, ecosostenibili  per l’Ogliastra”, continua il comunicato. 

Tra gli obiettivi “sulla base dell'innovazione e della sostenibilità si  propone da un lato di portare a conclusione le opere non ancora terminate e dall’altro di potenziare quelle già esistenti”. 

Nel dettaglio: “L’allargamento a quattro corsie della Ss 125, una strada non ancora terminata ma oramai già superata dai fatti e che per il volume del traffico sia nelle ore di punta dei mesi invernali che in tutta la stagione estiva pone forti problemi di percorribilità, nei tempi e nella sicurezza. La congiunzione della Ss 389 (oggi termina al bivio di Villagrande) alla SS 125. Un’opera rimasta incompiuta e che rappresenta la vera soluzione di collegamento alle città di Nuoro, Oristano e Olbia. Il miglioramento della viabilità interna, portando a conclusione i vari assi viari secondari: Lanusei-Sanpaolo, Tortolì-Villagrande, Seui-bivio per Gairo". 

L’Assemblea territoriale del Partito Democratico ha deciso di puntare tutto sulla viabilità, riconoscendola come la priorità delle priorità; il mezzo che consentirà, tramite l’abbattimento delle distanze fisiche dal resto dell’Isola di Sardegna, di abbattere i limiti allo sviluppo dell’Ogliastra.

Nell’approfondire i temi legati ai trasporti i Dem sono arrivati fino a ipotizzare un collegamento ferroviario lungo tutta la costa orientale, da Cagliari a Olbia, passando per Nuoro, che amplierebbe a dismisura le connessioni oggi limitate al traffico su gomma. Si capisce che i costi in questo caso sono nell’ordine di diversi miliardi e quindi non alla portata dei fondi messi a disposizione del Recovery fund, tuttavia si chiede la realizzazione di un piano di fattibilità dell’importante opera.

L’idea emersa dal consesso democratico è fortemente sostenuta dalla segretaria provinciale Tiziana Mameli, che afferma: “Dopo un anno esatto di distanziamento sociale – ha detto - ci è sembrato naturale trovare il modo di riconnettere le persone, consentendo più agevoli trasferimenti e accorciando le distanze”. 

Sulla stessa linea è intervenuto Bruno Manias, segretario del Circolo di Lanusei: “Tempi di percorrenza ridotti aiuteranno a ridurre anche le differenze in termini di accesso ai servizi tra gli ogliastrini e il resto dei sardi”, ha affermato. 

Diversi gli interventi a sostegno della proposta: il sindaco di Lanusei, Davide Burchi e quello di Jerzu, Carlo Lai, l’ex consigliere regionale Franco Sanna, l’ex presidente della Provincia Ogliastra, Piero Carta, insieme ai tre ex sindaci Peppe Loi, Paolo Fanni e Carlo Balloi.

Il documento – approvato all’unanimità – si chiude con un appello, tra gli altri, ai sindaci e alle forze politiche e sociali del territorio, a fare fronte comune per condividere e sostenere, con l’unitarietà che ha sempre contraddistinto le rivendicazioni ogliastrine, la richiesta.