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"Goni cultura", la ripartenza sicura passa dal patrimonio archeologico

PRANU-MUTTEDU

GONI. Turismo interno e patrimonio archeologico. Sono le linee sulle quali si basa la partenza del progetto "Goni Cultura". Il piano, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, con il supporto dell’amministrazione del piccolo comune del Gerrei, prevede la realizzazione di una serie di attività di promozione e comunicazione, con l’obiettivo di create una rete tra gli operatori locali e promuovere il patrimonio culturale e identitario della zona. 

Al progetto collaborano le Università di Cagliari e Granada, il  Parco Geominerario della Sardegna e il Mibact, attraverso la Soprintendenza: si riparte dopo l'epidemia e ora l'idea prende nuova vita. 

Tra i luoghi di interesse culturale il sito archeologico di Pranu Mutteddu è di certo il più conosciuto. È gestito dalla Società Pranu Muttedu, che da decenni cura l’area e ne permette una fruibilità 365 giorni all’anno attraverso visite guidate, laboratori e servizi di accoglienza. L’eccezionalità del sito deriva dalla più alta concentrazione di menhir che si conosca in Sardegna, circa 60, distribuiti variamente: in coppia, in allineamenti o in piccoli gruppi.

Tra le attività, in questi mesi si sta lavorando alla creazione ed all’installazione di pannelli didattici in tutto il parco archeologico, oltre che una campagna di comunicazione online e offline, e un contest fotografico. In questo periodo, dove l’economia isolana e mondiale risentono della situazione di criticità e diffidenza legata alla pandemia, il parco archeologico insieme a tutto il territorio incontaminato del Gerrei sono in grado di accogliere i turisti in totale sicurezza.

"Abbiamo una grande ricchezza, lascito di chi viveva questi territori prima di noi", spiega il sindaco di Goni Giovanni Maria Cabras,  "È nostro dovere adoperarci affinché essi vengano preservati, messi in sicurezza e resi fruibili al visitatore, migliorando sempre più l'offerta e conseguentemente il servizio. GoniCultura è un progetto fondamentale che porterà benefici immediati per Goni e tutto il territorio". 

Il turismo di prossimità sarà il leitmotiv dei prossimi mesi: la riscoperta della nostra terra costituirà la base per la ripartenza dell’economia isolana, grazie a peculiarità gastronomiche, culturali e archeologiche, incorniciate in un’ambientazione incontaminata e unica.