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Sant'Antioco inizia a ripartire: aprono i negozi, non i centri per la cura della persona

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SANT'ANTIOCO. Sì all’apertura degli esercizi commerciali di vendita di profumerie, gioiellerie, abbigliamento e calzature. No al riavvio anticipato delle attività inerenti servizi alla persona, saloni di parrucchieri ed estetisti. Questa sera il sindaco del Comune di Sant’Antioco Ignazio Locci ha firmato l’ordinanza con la quale si consente,  da lunedì 11 maggio, l’apertura di profumerie, abbigliamento, gioiellerie e calzature. Il provvedimento rientra nel solco dell’ordinanza N° 20 della Regione Sardegna che autorizza i Comuni con parametro dell’indice di trasmissibilità Rt (R con t) inferiore a 0,5 ad anticipare la riapertura di alcune attività comprese le barberie, i saloni di parrucchieri e i centri estetici. Tuttavia, il Comune di Sant’Antioco ha deciso, di comune accordo con gli operatori del settore dei servizi alla persona, di rimandare a nuova data il riavvio delle loro attività, seppur a malincuore.

«È una decisione maturata insieme agli addetti interessati – commenta il sindaco Ignazio Locci – in assenza di linee guida era impensabile mandare allo sbaraglio i nostri professionisti. Per ora non siamo in grado di garantire i livelli di sicurezza essenziali per le professioni che presuppongono un contatto diretto tra individui. Mancano regole certe e uguali per tutti. Abbiamo discusso e ragionato a lungo, arrivando a una decisione certamente sofferta ma allo stesso tempo ponderata. Tengo a ringraziarli per la comprensione, perché in questo momento di forte difficoltà la voglia di rimettersi al lavoro è tanta ed è difficile continuare a stare con le mani in mano. Sono certo che con la serietà dimostrata fino a oggi potremo presto ripartire».