Comuni

Sant'Antioco, arrivano 200mila euro per restaurare la Torre Campanile

torre-campanile-santantioco

SANT'ANTIOCO. Il comune di Sant’Antioco si è aggiudicato un finanziamento regionale di 200 mila euro per il restauro e il consolidamento della Torre Campanile (torretta dell’orologio) di Piazza De Gasperi, struttura attigua alla Basilica di S.Antioco Martire. Una somma che consente di mettere un altro tassello al grande progetto di rinascita e riqualificazione del Centro Storico, culla della cultura antiochense, tra Basilica, Catacombe, Palazzo del Capitolo, Necropoli di Sulky, Su Forti e l’Acropoli. Un programma ampio e articolato che vede l’impegno dell’Amministrazione Comunale su più fronti: da una parte, i lavori di restauro della Basilica, spazio sacro delle reliquie del Patrono della Sardegna, Antioco Martire, che procedono spediti insieme a quelli della Necropoli (settore Nord) proiettati vero la riapertura al pubblico di uno dei siti archeologici più importanti del Mediterraneo; dall’altra, il progetto di riqualificazione di “prac’e cresia” e la “cancellazione” definitiva della voragine che da oltre vent’anni la squalifica, avviato verso la gara d’appalto per la realizzazione delle opere (a fine 2019 è stata approvata la progettazione definitiva), mentre il restauro dei prospetti esterni del Palazzo del Capitolo, edificio confinante con la Basilica, è stato già concluso, ridando bellezza a uno dei monumenti storici della città.

"Il nostro impegno verso la riqualificazione del centro storico troppo a lungo dimenticato è massimo – commenta il sindaco Ignazio Locci – il finanziamento che ci è stato accordato ci consente di favorire un intervento risolutivo sulla torre campanile, la quale necessita di opere urgenti per problemi di natura strutturale che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini. Problemi che, in virtù della relazione tecnica degli Uffici comunali datata 15/06/2018, mi hanno indotto a emanare un’ordinanza di inagibilità del locale deposito della Piazza Parrocchia e del campanile. Parallelamente si sta intervenendo nei siti archeologici che sorgono nei pressi della piazza, al fine di aprire al pubblico alcune delle nostre perle. In primis, la Necropoli Punica, sulla quale attualmente è in corso un ampio progetto di consolidamento che garantirà la fruibilità del sito e quindi importanti ricadute turistiche. Senza dimenticare l’Acropoli, situata accanto al Forte “Su Pisu”, che verrà sistemata al meglio dal cantiere del Cammino minerario di Santa Barbara per poi essere mostrata ai visitatori. Tutto questo grande lavoro perché il centro storico va inteso e vissuto come una grande area archeologica e culturale capace realmente di attrarre visitatori. A ciò si aggiunge il recentissimo inserimento di Sant’Antioco e del Patrono della Sardegna tra i Cammini religiosi della Fede. Un grande successo che si fa guardare al futuro con ottimismo".