Culture

Opere di Antonio Sini dedicate a Gramsci, domani l'inaugurazione della mostra a Cagliari

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CAGLIARI. Sarà inaugurata domani, sabato 13 aprile 2024, la mostra "L'arte di Antonio Sini incontra Antonio Gramsci": l'appuntamento è alle ore 11, nell'aula magna dell'Istituto Azuni, in via is Maglias 132 a Cagliari, e verrà esposta una selezione di opere realizzate da Antonio Sini e dedicate ad Antonio Gramsci.

L'iniziativa è promossa dall'Istituto Gramsci Sardegna, in collaborazione con la Società Umanitaria - Cineteca Sarda di Cagliari e dell’Istituto di Istruzione Superiore “D. A. Azuni” di Cagliari. Alla presenza dei familiari e dei Rappresentati istituzionali, per l'inaugurazione interverranno:

Jessica Cappai - Dirigente Scolastico IIS D. A. AZUNI CAGLIARI

Maria Dolores Picciau - Assessore alla cultura del Comune di Cagliari

Gianfranco Bottazzi - Presidente dell’Istituto Gramsci della Sardegna

Antonello Zanda - Direttore Società Umanitaria - Cineteca Sarda di Cagliari

Giorgio Serra e Domitilla Laura Fantini

La Mostra “L’arte di Antonio Sini incontra Antonio Gramsci” nasce con l’intento di favorire la conoscenza di Antonio Sini. Per realizzare questa mostra sono stati coinvolti gli studenti della classe 3ªT dell’Istituto di Istruzione Superiore “D. A. Azuni” di Cagliari - Indirizzo grafica e comunicazione, coordinati dalle professoresse Domitilla Fantini e Ilaria Medda. Le classi 4d e 5d coordinate dalle docenti Virginia Marci e Caterina Lampis garantiranno le visite guidate.

Dopo l’inaugurazione del 13 aprile la mostra sarà visitabile dal 16 al 30 aprile 2024 con questi orari di apertura: mattino 09:00 -13:00 (da lunedì a sabato) - pomeriggio 16:00 - 18:00 (martedì e giovedì).

Le scuole interessate a visitare la mostra potranno candidarsi inviando la richiesta a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - +39 34338 813 4040

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Al centro della mostra di Antonio Sini - realizzata grazie alla gentile concessione delle opere da parte di Mariella Obino Sini - una serie di tempere che Sini ha dedicato alla figura di Gramsci e che furono esposte nel 1977 ad Ales, in occasione del quarantennale della morte del filosofo sardo, alla presenza di Enrico Berlinguer. Da allora le opere di Sini sono rimaste nascoste e mai più esposte. La mostra offre anche un’ampia panoramica dell'attività artistica del pittore e scultore, nonché poeta, di Sarule, attivo in Sardegna a partire dagli anni 60.

Antonio Sini è nato il 17 agosto 1928 a Sarule, villaggio di pastori, contadini e artigiani della Barbagia ed è morto il 22 luglio 2017 a 89 anni. Il regista Giuseppe Fina, agli inizi degli anni Sessanta, lo scelse come protagonista di un documentario a colori sulla Sardegna, che trae il titolo dall'opera omonima del Sini "La terra che non ride". Questo lavoro del regista milanese e del poeta barbaricino è stato premiato ai festival internazionali di Locarno, Bergamo, Mosca e Tokio. Sini aveva fatto negli anni ’40 sette anni di carcere da innocente. Era analfabeta e in questi sette anni imparò a leggere e scrivere. Uscito dal carcere nel 1953 partecipò a numerosi concorso e si impose all’attenzione della critica italiana quando nel 1965 pubblicò La terra che non ride con l’editore Cairoli di Como e a seguire Oltre le radici (1968) e Il fiore impiccato (1976). Le sue poesie sono state tradotte in tedesco, svedese, inglese, francese, russo, spagnolo e giapponese.  Non aveva mai smesso di incidere il legno, lavorare i metalli (era figlio di fabbro) e dipingere. Le sue opere (inchiostri, pastelli, collage, lamierini a sbalzo, tempere, sculture in ferro, legno, pietra, fusioni in piombo, terrecotte) suscitano in quegli anni sempre maggiore interesse nel pubblico e tra artisti, critici, galleristi e collezionisti. A Sassari e a Cagliari i suoi collage sulla "Violenza nel mondo" accompagnarono gli spettacoli di Dario Fo e di Franca Rame. Molte le sue esposizione in Sardegna (Orgosolo, Sassari, San Sperate, Sarule, Olbia, Cagliari, Tonara, Ales, Laconi, Gavoi, Austis), e fuori dalla sua isola ha esposto a Torino, Lecco, Roma e Parigi. A Tonara e Sarule si trovano due sculture in piazza dedicate, rispettivamente, a Peppino Mereu e a Emilio Lussu. Sue opere, oltre che nella Sardegna e la penisola, si trovano in Francia, Germania, Russia e Svizzera. Antonio Sini è morto