Culture

Contributo negato dal Comune, il festival emigra da Cagliari a San Sperate

La presentazione del festival 

CAGLIARI. Officin&Ideali. Residenze in transito lascia Cagliari e si trasferisce nel Museo del Crudo di San Sperate. È questa la decisione presa da Carovana SMI, capofila del progetto, all’indomani della sua esclusione da parte del Comune di Cagliari dai beneficiari dei finanziamenti per il 2020.

Per l’amministrazione comunale Officin&Ideali non è idoneo, "e questo nonostante il progetto, insieme al programma pluriennale portato avanti sempre da Carovana, La città che viaggia, abbia superato il vaglio di due commissioni nazionali del Mibact (Ministero per i beni e le attività culturali) e della Siae (nel suo bando PerChiCrea Carovana SMI si è classificata terza in Italia)", fanno sapere gli organizzatori. 

Inserito nel più ampio cartellone del progetto La città che viaggia, Officin&Ideali è partito l’anno scorso con un partenariato che vede Carovana SMI lavorare insieme alle associazioni Tecnologia filosofica di Torino e Isola Quassùd di Catania, portando in questi giorni in Sardegna i progetti e le opere di 23 artisti del settore delle arti visive, performative e multimediali, provenienti da tutta Italia.

Per il settore Danza e arti performative del bando del Comune di Cagliari (da cui Carovana SMI è stata esclusa) sono stati stanziati 90mila euro. Ogni associazione aveva la possibilità di richiedere al massimo un contributo di 20mila euro. La commissione valutatrice nominata dell’assessorato alla Cultura ha però ritenuto idonee e assegnato il contributo richiesto a due sole associazioni, per un totale di 40mila euro.

"Quindi 50mila euro dei fondi stanziati non vengono spesi, privando così un’associazione che opera storicamente a Cagliari e in Sardegna da oltre 25 anni - e che ha sempre beneficiato, fino ad oggi, del sostegno dell’amministrazione comunale - e defraudando i cittadini di una manifestazione che arricchisce il panorama dell’offerta culturale cittadina", è l'accusa. 

Sensibile alla portata culturale del progetto è stato invece il Comune di San Sperate, il Paese Museo, fucina di artisti e delle nuove tendenze del panorama sia locale sia internazionale sin dalla rivoluzione artistica avviata dal Pinuccio Sciola nel 1968. È qui, nel Museo del Crudo, anziché nel Lazzaretto di Sant’Elia di Cagliari, che dal 26 ottobre, anche in collaborazione con l’associazione Officine Vida, si svolgeranno le residenze artistiche di Officin&Ideali, con la restituzione al pubblico dei frutti maturati dai performer nel fine settimana del 30 ottobre- 1° novembre.

Una scelta obbligata, visto che per l’affitto dei suoi spazi il centro culturale Il Lazzaretto pratica tariffe che in parte sono anche di pertinenza del Comune di Cagliari. "Al quale non si vuole certo pagare per lo svolgimento di un progetto che non ha ritenuto idoneo", accusano dall'associazione.