Culture

Cagliari, musica e immagini in scena all'Exma con le Lettres sonores

Lettres-Sonore

CAGLIARI. Sabato 27 ottobre, alle ore 19.30, negli spazi museali dell’Exma di Cagliari, nuovo appuntamento dell’European Jazz Expo e le Note D’Autore. Sotto i riflettori del festival, giunto quest’anno alla sua 36ma edizione, le Lettres Sonores, una corrispondenza tra musica e immagini che vede protagoniste le musiche originali eseguite al pianoforte dalla musicista e compositrice armena Irma Toudjian e le immagini ad alta intensità poetica scattate dalla fotografa cagliaritana Daniela Zedda. Lettere scritte su pentagramma e immagini scritte con la luce: questo in sintesi il tema dell’incontro artistico tra Irma Toudjian e Daniela Zedda. “Sono partita semplicemente dalla musica – ha detto la fotografa in occasione della presentazione del progetto -. Ho lavorato senza nessun condizionamento, lasciandomi guidare dalle emozioni che la musica mi trasmetteva, assemblando insieme immagini precedentemente scattate, quelle che amo definire ‘scarti’. Solo per un brano ho fatto un lavoro su misura. Ho giocato anche con degli interventi di postproduzione e sono curiosa di vedere la reazione del pubblico”. 

Una scrittura musicale che fa riferimento alla traccia dell’omonimo lavoro di Lettres Sonores di Valery Afanassiev, pianista russo tra gli artisti contemporanei più anticonvenzionali e uomo dalla straordinaria cultura. Lo scrittore aveva sbobinato e trascritto i contenuti di diverse audiocassette che un amico gli inviava a Parigi, per raccontargli la vita di tutti i giorni in un periodo in cui, a causa del regime sovietico, esprimere il proprio pensiero era difficile. La performance, andata in scena lo scorso luglio al Festival La Notte dei Poeti, è ora riproposta in una forma squisitamente musicale grazie al lavoro intimo e delicato fatto dalla pianista. “Sono partita dal libro di Valery Afanassiev e ho poi proseguito su un percorso musicale molto personale - spiega Irma Toudjian. “La versione realizzata con Daniela Zedda è quella più vicina al mio mondo poetico. Trovo che il connubio tra la sua ricerca fotografica e il mio mondo musicale aderisce perfettamente. Ho scritto una partitura dalle atmosfere intime, a tratti nostalgiche, ma decisamente contemporanee. Volevo rappresentare gli stati d’animo di chi, costretto a partire, è alla ricerca di un mondo dove vivere in pace. Spero di esserci riuscita”. Nove lettere che ricordano delicate sinestesie, per una serata da vivere abbandonandosi al piacere delle emozioni. Ingresso libero.