QUARTUCCIU. È allarme sovraffollamento nell’istituto penale per i minorenni di Quartucciu. A denunciarlo è la Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Carla Puligheddu che ha aderito all’appello dell’associazione Antigone – Defence for Children Italia – Libera per chiedere, tra l’altro, l’abolizione del Decreto Caivano.
“Gli effetti prodotti in particolare dopo l’entrata in vigore del cosiddetto Decreto Caivano nel settembre 2023 – ha dichiarato la Garante - hanno prodotto un’impennata delle presenze nei 17 IPM presenti in Italia dove si registra mediamente un incremento di oltre il 55%, avendo il decreto grandemente facilitato in chiave punitiva le procedure, trascurando totalmente quello che avrebbe dovuto essere privilegiato, ovvero, il percorso educativo del giovane e i percorsi individualizzati di reintegrazione sociale. A subire gli effetti più incidenti è l’IPM di Quartucciu, penalizzato per aver subito il più significativo sovraffollamento, mai registrato in passato rispetto ai posti disponibili, con un tasso di affollamento del 150%”.
Per Carla Puligheddu la situazione dei ragazzi ospitati nella struttura di Quartucciu sta diventando insostenibile nonostante i grandi sforzi dei direttori che negli anni si sono avvicendati, della polizia penitenziaria, delle educatrici e educatori che vi operano e dei volontari che hanno saputo realizzare un modello esemplare di autentica Comunità seppure con le sbarre.
“Negli anni passati, la forza del sistema italiano della giustizia minorile – ha concluso la Garante - era quella di sapersi adattare alle necessità di ogni singolo giovane coinvolto nel proprio circuito. Oggi, nonostante la grande professionalità di operatori straordinari, il sistema è immobile e pretende che il ragazzo si adatti ad esso. Chi non ci riesce è tagliato fuori. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti”