OROSEI. La festa della mamma è una ricorrenza gioiosa: chi può contatta la propria madre, passa con lei una giornata o qualche ora. Non per tutti, però. Non per chi la propria madre la sta cercando da più di 10 anni, senza trovarla, senza avere tracce. Rimangono le foto, i ricordi. Ma nessun numero da chiamare, nessuna tavola a cui sedere assieme, nessun corpo fisico da abbracciare.
È il caso di Irene Cristinzio, scomparsa a Orosei l’undici luglio del 2013. Sono passati quasi 12 anni e la famiglia ancora aspetta risposte. Era scomparsa in mattinata, “dopo aver organizzato tutto per il tuo rientro: la colazione, i panni da stendere, il pranzo già avviato”, come si legge in uno dei post della pagina “Ritroviamo Irene”. Il caso è stato archiviato nel 2018, ma nessuna scomparsa può davvero dirsi archiviata senza un ritrovamento.
Una delle figlie, Nicoletta Nanni, oggi, nella giornata dedicata alle madri, racconta la sua esperienza da figlia ancora e sempre alla ricerca della mamma. “Come vivo questa giornata? Cerco di essere forte per i miei figli, perché sono mamma anche io, ma non è semplice nascondere quel velo di tristezza che in giorni come questo si inspessisce. Il mio pensiero, oggi ancora più forte, è per te mamma: ancora non ti abbiamo trovata, ancora non sappiamo cosa sia successo quella mattina che ti ha impedito di rientrare da noi, ma non smetteremo mai di cercare delle risposte e di cercarti. Auguri a te mamma, auguri a tutte le mamme scomparse. E auguri e un caro abbraccio a tutte quelle mamme che cercano i propri figli scomparsi”.
Nicoletta Nanni è anche presidente onoraria di Penelope Sardegna, che da sempre si occupa della ricerca di persone scomparse. Il presidente, Gianfranco Piscitelli, spiega: “Come Penelope Sardegna odv e come Volontariato Francescano Solidale odv, in questo giorno il mio pensiero non può non essere rivolto a tutte quelle Madri che attendono e cercano i propri figli scomparsi da cui oggi non riceveranno un augurio e viceversa, nonché a tutte quelle mamme che riceveranno in dono dai loro figli un fiore adagiato su fredde lapidi. Ricordo tristemente che oltre 2.000 bambini in Italia hanno perso la loro mamma, ammazzata dal padre o dal compagno, a volte davanti ai loro occhi. Un abbraccio a tutte le mamme del mondo, ovunque si trovino”.