CAGLIARI. Arriva l'ufficialità: il Governo ha impugnato la legge sui commissariamenti dei dirigenti Asl in Sardegna (QUI LA LISTA). I dettagli sono riportati da Ansa che cita come la legge, secondo il Governo, sia "in contrasto con i principi fondamentali in materia di tutela della salute". Intanto arrivano anche le prime repliche anche dall'opposizione, mentre la maggioranza per ora rimane in silenzio (probabilmente ancora per poco).
La legge 8 del 2025, fortemente voluta dall'assessore alla Sanità Armando Bartolazzi, si è trascinata un'ondata di polemiche non indifferenti. A partire dallo strappo con il Pd, i cui assessori non si sono presentati in Giunta. Per la presidente Alessandra Todde "gli strappi sono altri", aveva dichiarato cercando di minimizzare. I Progressisti invece hanno confermato il disaccordo, dicendosi preoccupati. Sempre nella serata di ieri sono arrivate anche le critiche dell'opposizione che faceva notare come, nonostante la volontà della Giunta Todde di agire in discontinuità con l'operato del centrodestra, alcuni dirigenti arrivino proprio da dei felici percorsi durante il governo Solinas. Truzzu: "Una legge utile solo a mandare via gli attuali dirigenti sanitari".
E intanto stamattina la dirigente generale dell'Arnas Brotzu, Agnese Foddis, ha salutato tutto lo staff spiegando: "Ho fatto il possibile".
Tornando all'impugnazione del Governo Meloni, Fausto Piga di Fratelli d'Italia, ha dichiarato: "Nonostante fossero già noti i rilievi dell'ufficio legislativo dello Stato, la presidente Todde ha commissariato i vertici delle aziende sanitarie regionali nel totale disinteresse dei più elementari principi di prudenza amministrativa e giuridica, bastava attendere 2 giorni per evitare una figuraccia". Il vicecapogruppo di FdI in consiglio regionale aggiunge: "Nessuna sorpresa se la legge poltronificio è stata impugnata, normale che avvenga quando si scrivono leggi pasticciate e si governa con una condotta spericolata. La presidente Todde ha tenuto in ostaggio la Regione senza bilancio come non accadeva da 12 anni, un ritardo ingiustificabile e devastante, solo per ipotecare poltrone benché fosse chiaro a tutti che lo spoil system è vietato dalle leggi italiane - attacca Piga - persino il Partito Democratico ha preso le distanze dalla presidente Todde, eppure lei è andata avanti come niente fosse cercando lo scontro politico con il Governo".
E chiude: "Ora la Todde farà la vittima e citerà i soliti poteri forti che vogliono fermare la sua pseudo rivoluzione, ma se dopo un anno di legislatura non c'è un problema risolto e ai vecchi problemi se ne stanno aggiungendo dei nuovi significa che tutto quello che si può sbagliare si sta sbagliando questa legislatura non è in pericolo a causa del caso decadenza, questa legislatura è già ad un bivio perché non si può governare con una maggioranza a pezzi, tenere in equilibrio l'anima istituzionale e responsabile del Pd con l'anima pressapochista e populista dei cinque stelle è un'utopia, il campo largo sardo è una nave che sta affondando, il problema è che ad affondare con loro è tutta la Sardegna."