CAGLIARI. Oggi i primi interrogatori davanti al gip, ma intanto si allarga l’inchiesta Monte Nuovo, che due giorni fa ha portato all’arresto di 31 persone svelando gli intrecci tra criminalità sarda e istituzioni. Le attività del Ros vanno avanti e non si esclude che a breve spuntino fuori nuovi nomi nel registro degli indagati.
I carabinieri hanno effettuato perquisizioni nelle ultime ore anche in alcuni ospedali cagliaritani e all’agenzia regionale della salute. Tra i nomi eccellenti degli arrestati ora in carcere quello dell’ex assessora all’Agricoltura Gabriella Murgia, che oggi in carcere a Uta all’interrogatorio di garanzia, difesa dall’avvocato Enrico Meloni, si è avvalsa della facoltà di non rispondere, rilasciando solo una dichiarazione spontanea in cui si è detta “completamente estranea ai fatti”.
Domani invece sarà la volta del primario responsabile del reparto di terapia del dolore di Cagliari Tomaso Cocco. Intanto la bufera scatenata dagli arresti ha smosso le acque anche in Consiglio regionale, dove l’opposizione ha richiesto al presidente Christian Solinas di riferire in Aula sulla vicenda. Ma il governatore dice no, la vicenda è giudiziaria, non politica, e che bisogna attendere l’esito del percorso giudiziario.
Nelle carte il presidente della Regione viene citato per una presunta offerta di protezione da parte di alcuni degli arrestati. Ma lui replica: "Protezione? Solo dalla Digos, quando ho ricevuto minacce: sono stato ripreso qualche volta perché non ho osservato il fatto di comunicare ogni spostamento, perché non vedo da chi mi dovrei proteggere".