QUARTUCCIU. La sera prima era corsa al bar a chiedere aiuto. "Mi ha picchiata", aveva detto. Era scattata anche la richiesta d'intervento delle forze dell'ordine e del 118. Poi il ritorno a casa insieme a lui, Paolo Randaccio, marito e padre dei suoi tre figli, che qualche ora dopo ha impugnato un coltello da cucina, al culmine di un altro litigio, e l'ha colpita. Ripetutamente, per almeno 6 volte. È morta così Angelica Salis, 60 anni, uccisa dal compagno di una vita, nella loro casa di via Sarcidano a Quartucciu. Un dramma che ha lasciato sotto choc tutto il paese. Ma su cui ci sono ancora tanti punti irrisolti.
"La tragedia che ha colpito la nostra comunità ci mostra il lato più vulnerabile della fragilità umana", scrive in un post il sindaco Pietro Pisu, "Siamo tutti profondamente scossi da un evento tanto tragico che dobbiamo, con devoto rispetto, accomunarci al dolore dei familiari affinché i loro cuori riescano presto a ritrovare il conforto della pace. Piangiamo Angelica e preghiamo per Paolo e facciamo si che il silenzio e il rispetto prevalgano sul giudizio".
"La gente che non sa dovrebbe stare zitta, il marito non era violento e l'amava: ha perso la ragione", scrive sui social la sorella della vittima, che ringrazia chi dedica un pensiero ad Angelica ma usa parole forti: "Non è un femminicidio, mai avremmo pensato che arrivassero a questa tragedia".