CAGLIARI. Condannata dall'indice Rt più alto d'Italia, la Sardegna entra in zona rossa. L'indicatore - calcolato al 24 marzo - fa segnare 1,54, ben oltre il limite dell'1,25 imposto dal decreto. Le restrizioni saranno in vigore a partire da lunedì 12 aprile e per due settimane. Il verdetto arriva dal monitoraggio della cabina di regia del ministero della Salute con l'Istituto superiore di sanità, che valuta i parametri tra il 29 marzo e il 4 aprile.
Mentre scende l'incidenza dei contagi (nell'Isola 129 per 100mila abitanti nell'ultima settimana) risulta salito in modo importante l'indice che calcola il potenziale di contagio, che la settimana scorsa era a 1,18. L'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza è attesa in serata.

Così in poco più di un mese la Sardegna fa il triplo salto: il primo marzo era in zona bianca, il 22 è passata in arancione (senza passare dalla gialla, camcellata dal governo Draghi) e ora è in rosso.

La Sardegna, dove si registrano anche numerosi focolai attivi, è l'unica regione che peggiora la sua condizione. Nel resto d'Italia, dove le misure sono state dure, l'Rt scende a 0,92. Era a ,98 secondo l'ultimo monitoraggio. Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Calabria e Toscana vanno in arancione. Campania, Puglia e Valle d’Aosta restano rosse.